Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo

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      punto| che alcuno conforto non mi valea. Tuttavia| dopo alquanto tempo| la mia mente| che s'argomentava di sanare| provvide (poiché nè il mio nè l'altrui consolare valea) ritornare al modo| che alcuno sconsolato avea tenuto a consolarsi. E misimi a leggere quello| non conosciuto da molti| libro di Boezio| nel quale| cattivo e discacciato| consolato s'avea. E udendo ancora| che Tullio scritto avea un altro libro| nel quale trattando dell'amistà| avea toccate parole della consolazione di Lelio| uomo eccellentissimo| nella morte di Scipione amico suo| misimi a leggere quello. E avvegnaché duro mi fosse prima entrare nella loro sentenza| finalmente v'entrai tant'entro| quanto l'arte di Gramatica che io avea| e un poco di mio ingegno potea fare; per lo quale ingegno molte cose| quasi come sognando| già vedea| siccome nella Vita Nova si può vedere. E siccome essere suole| che l'uomo va cercando argento| e fuori della intenzione trova oro| lo quale occulta cagione presenta| non forse senza divino imperio; io che cercava di consolare me| trovai non solamente alle mie lagrime rimedio| ma vocaboli d'autori e di scienza e di libri| li quali considerando| giudicava bene| che la filosofia che era donna di questi autori| di questi libri| di queste scienze| fosse cosa somma. E immaginava lei fatta come una donna gentile ; e non la potea immaginare in atto alcuno se non misericordioso| perchè sì volentieri lo senso di vero l'ammirava| che appena lo potea volgere da quella. E da questo immaginare cominciai ad andar là ov'ella si dimostrava veracemente| cioè nella scuola dei religiosi| e alle disputazionidei filosofanti; sicché in picciol tempo| forse di trenta mesi| cominciai tanto a sentire della sua dolcezza| che'l suo amore cacciava e distruggeva ogni altro pensiero » (1). Serbò Dante memoria nel Poema dei due filosofi che gli furono così dolci confortatori| nominando Tullio tra la filosofica famiglia degli antichi che riposano all'entrata dell'Inferno (2)| e ponendo
      (1) Convito| Tra». II| c. xm| p. 102.
      (2) Inf. iv| 141.


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Vita di Dante Alighieri
di Cesare Balbo
Utet Torino
1857 pagine 474

   

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