Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo
11-f libro primopoi Boezio nel quarto cielo «lei Paradiso tra i sommi filo*-sofi|. con lode speciale di saper disingannar dalle cose mortali :
Per veder ogni ben dentro vi pode L'anima santa che 'I mondo fallace Fa manifesto a chi di lei ben ode;
Lo corpo ond'ella fu cacciata| giaceGiuso in Cieldauro (1)| ed essa da martiro E da esilio venne a questa pace.
Par. x| 124-129.
Vedesi da ciò| che gli studii| principalmente quello della filosofia religiosa| furono uno de' conforti di Dante in mezzo all'afflizione ed ai conflitti. Vedremo poi| che volle piti tardi persuadere o lasciar credere che fossero stati il solo conforto suo| così togliendo di mezzo la gentildonna consolatrice. Ma| protestando egli anche là di non voler derogare a ciò che narra nel primo suo libro giovanile| noi terremo per certo quanto ivi troviamo| eppereiò il suo amor nascente alla gentildonna consolatrice; e cfiremo| che lo studio della filosolia fu quello che l'aiutò a vincere a un tempo e il dolore dell'amor perduto| e il pericolo di quello nascente.
Del resto| questo fatto parmi spiegare altri particolari della vitadi Dante| ed esserne spiegato a vicenda. E prima| sì fatta filosofiti veracemente dimostrata nette scuote de? religiosi| non potè certo essere altro che la teologia; non imparata fin allora da lui| e della quale tuttavia noi lo troviamo| se non maestro| già invaghito quando incominciò il Poema. E poi| a questo luogo della vita di lui| si riferisce piii probabilmente un'altra tradizione importante e curiosa| tramandataci da parecchi scrittori di poco posteriori| appoggiata ad altri latti certi di Dante ed al Poema| e che è così una delle più certe che pur ci restino di lui. Il liuti| lettore| cioè professore in Pisa| e poi commentatore della Divina Commedia sessantanni soli dopo
(1) Cieldauro| nome d'una chiesa in Pavia dove fu sepolto Boezio.
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