Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo
capo vii — 1290-1293 99
è che da ima di esse in qualunque modo intese| venne il secondo| rinnovato e più sviluppalo pensiero del Poema| lina recente rivelazione ci fa sapere che una delle principali| forse a malgrado 1 diletti e gli errori| la priucipal opera di scritto del secolo presente| il Genio del Cristianesimo| fu in simil guisa concepita alla morte d'una cara persona| la madre dell'autore (1). Mutano i secoli ne' loro particolari| e così muta il volgo informato da questi; ma i grandi affetti| i gran pensieri| epperció i grandi uomini s'assomigliano| e involontariamente s'imitano attraverso le età.
Del resto| se incominciasse Dante fin d'allora il Poema oramai votivo| è incerto; ma certo| come vedremo| che l'incominciò in Firenze| prima dell'esilio. Ad ogni modo| ei ne fu distratto dagli altri pensieri| e doveri ed anche piaceri della vita attivaT o come li chiama egli| dalle cose presenti (2).
CAPO Vili
Gemma| e gli altri Donati
(1293-1295)
Uomini poi| a mal più che a ben usi.
Parad. in.
In tutte le narrazioni che precedono| e in quasi tutte quelle che seguiranno| noi avemmo ed avremo le pai ole stesse di Dante o per guida| o almeno per ajuto. Ma nel fatto importante del matrimonio di lui| non n'abbiamo una parola certa; e pocoo nulla si può trarre dai biografi. La data stessa non ci è recaia da nessuno; ma possiamo con certezza congetturare che non l'osse anteriore all'anno 1293| verso il principio del quale avvenne l'innamoramento di Dante per la gentildonna consolatrice| e
(1) Sainte-Beuve| A'ouveaux Porlraits| Bruxelles 1836| tom. n| p. 45.
(2) Purg.| xxxCoogle
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