Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo
capo yiii — 1293-1295
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bitanza di peggio faceva li suoi parenti stare attenti a' suoi conforti. Li quali| come alquanto videro le lagrime cessate| e conobbero li cocenti sospiri alquanto dar sosta allo affaticato petto| con le consolazioni lungamente perdute ricominciarono a racconsolare lo sconsolato. 11 quale| comechè insino a quell'ora avesse a tutti ostinatamente tenute le orecchie chiuse| alquanto le cominciò non solamente ad aprire| ma ad ascoltare volentieri ciò che intorno al suo conforto gli fosse detto. La quale cosa veg-gendo li suoi parenti| acciocché del tutto non solamente de' dolori il traessino| ma il recassino in allegrezza| ragionarono insieme di dovergli dar moglie; acciocché| come la perduta donna gli era stata di tristizia cagione| cosi di letizia gli fusse la nuovamente acquistata. E trovata una giovane| quale alla sua condizione era dicevole| con quelle ragioni che più loro parvero induttive| la loro intenzione gli scoprirono. Ed acciocché io partieularmente non tocchi ciascuna cosa| dopo lunga tenzone| senza mettere guari tempo in mezzo| al ragionamento segui l'effetto| e fu sposato » (I). Dopo questo| il Boccaccio| uomo tutto diverso da Dante| lo biasima| dissertando lungamente sulle disgrazie e su' gravi disturbi arrecali agli studiosi dall'aver moglie e figlinoli. Ma ei termina poi quella diceria colle seguenti parole: « Certo| io non affermo queste cose a Dante essere addivenute| chè non Io so; comechè vero sia| che cose simili a queste| o altre che ne lussino cagione| egli una volta da lei partitosi| che per consolazione de' suoi affanni gli era stata data| mai nò dove ella fusse volle venire| nè sofferse che dove egli fusse ella venisse giammai| contuttoché di più figliuoli egli insieme con lei fusse parente. Nè creda alcuno| che io per le sopradette parole voglia conchiudere| gli uomini non dover tor moglie ; anzi il lodo molto| ma non a ciascuno. Lascino i filosofanti lo sposarsi a' ricchi sciolti| a' signori e a' lavoratori : essi con la filosofia si dilettino| la quale è molto migliore sposa che alcuna altra » (2). Noi non ci
(1) Bocc. Vita di Dante| p. 22. (2) Bocc. Vita di Dante| p. 28.
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