Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo

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      11-f libro primofermeremo| come fa seriamente Leonardo Aretino (1)| a ribattere siffatta proposizione con gli esempi di Ma-co Tullio e d'altri filosofanti ammogliati ; ma che che sia della sola sposa conceduta a questi dal buon Boccaccio| certo è che da tali generalità' non si può| contro alla stessa protesta dello scrittore| arguir nulla in disfavore di Gemma. Vedremo poi al tempo della separazione e dell'esilio di Dante| parecchi atti di Gemma| che sono di buona moglie e buona madre di famiglia| e vedremo altre ragioni probabili del non essersi riunita più d'allora in poi al marito. Ad ogni modo| se dal costante silenzio di Dante su Gemma si voglia pure arguire in lui più rispetto che affetto a lei| resti il biasimo su lui solo; e secondo ogni regola di buona critica| ne sia discolpata essa| contracui non è un fatto da allegare. Tioppo sovente i biografi| per iscusare il loro protagonista| versan accuse tutto all'intorno. Ma le biografie son pure istoria; il primo dover della quale è| giustizia a tutti. Nè è solamente pedanteria e volgarissima scortesia| ma per lo più anche ingiustizia| questo sgridare contra le donne| più sovente tiranneg*-giate che non tiranne; e massime quando accoppiate con un uomo della tempra di Dante.
      Del resto| qualche lume trarremo forse da altri particolari della vita di Dante a questo tempo. Per li quali ei si vuol tornare al vicinato di lui. Già osservammo| quanto tali circostanze influissero sulla vita pubblica e privata di quei tempi. In guerra| ogni sestiere formava compagnie distinte| con bandiere e capitani proprii. In pace| s'assembravano per le elezioni| solendo uno o più eletti d'ogni sestiere formare poi i varii magistrati popolari e comunali. Tutto ciò faceva frequenti le relazioni anche private per sestieri ;-e nel vicinato facevansi le fèste| come vedemmo di quella di maggio in casa Portinari ; e nel vicinato quei crocchi| quei conversari sedendo all'uscio di casa| quegli inviti ad entrare| e que* tanti particolari di tal vita che si veggono nelle Novelle del Boccaccio e nell'altre antiche|
      (1) Leon. Aret.| Ed. Min.| p. 52|
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Vita di Dante Alighieri
di Cesare Balbo
Utet Torino
1857 pagine 474

   

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