Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo
capo ix — 1293 1300
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senza malizia a uno altro| o più fanciulli di piccola età verranno a qui ut ione. Gli huomini gli accuseranno. Deb" bona però costoro| per così piccole cose| essere disfalli ? » (cioè abbattute le loro case| secondo la penalità di quelle leggi) (1). E nota| che chi così vivamente porta le giuste querele de' grandi è Dino Compagni popolano| amico di Giano della Bella| e che stato sovente de' Priori| disfaceva le case de'grandi in coscienza| cosicché non si potesser rifare| e lagna vasi di chi non facea come egli. Sarebbe a vedere tutta la vivissima descrizione da lui fatta di tal oppressione popolana| e del dibattersi in essa de'grandi (2). Ma la lasciamo per brevità ; e noteremo solamente| che sono reminiscenze di questi sdegni de'grandi| e così di Dante| contro il popolo| e i versi da noi messi in fronte del presente capitolo| ed anzi tutto il canto XVI del Paradiso. lmpercioceh\ anche lasciata| come vedremo| la parte dei grandi| non mai potè Dante dismetterne la superbia.
Principale poi nel dibattersi de'grandi contro il popolo dovette esser mésser Corso| che non vedesi nomato da principio| ma che con una delle sue solite soverchierie fu poi causa od occasione di una nuova rivoluzione| la cacciata del capopopolo Giano della Bella. Nel gennaio J295 (3)« avvenne che messer Corso Donati| potente cavaliere | mandò alcuni lauti per fedire messer Simone Galafrone suo consorto| e nella zuffa uno vi fu morto e alcuni lediti. L'accusa si le' da amendue le parti| e però si convenia procedere secondo gli ordini della giustizia in ricevere le pruove e in punire. Il processo venne innanzi al podestà | chiamato messer Gian di Lucilio Lombardo| nobile cavaliere e di gran senno e bontà. E ricevendo il processo un suo giudice| e udendo i testimoni prodotti da amendue le parti| intese erano contro a messer Corso| fece scrivere al notajo per Io contrario; per modo che messer Corso dovea essere assoluto | e messer Simone
(1) Dino Comp.| fìer //.| ix| p. 375.
(2) Dino| pp. 475-477.
(3) Vedi per la data G. Vill.| lib. vili| c. 8. p. 349.
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