Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo

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      1 34 libro primose non piti Ghibellini| ma meno Guelfi che i grandi : il che venne senza dubbio da cị che vedemmo di quel mobile o tesoro di parte guelfa| che era nella mano de'grandi| e che Giano della Bella avea tentato invano di torre loro. Adunque: «la parte guelfa (cioè il governo speciale di essa)| per tema che le dette parti non tornassero in favore de' Ghibellini| si mandarono a corte a papa Bonifatio| che ci mettesse rimedio. Per la quai cosa il detto papa manḍ per messer Vieri de' Cerchi| et come fu dinanzi da lui| si '1 preg̣ che faciesse pace con messer Corso Donati et con la sua parte| promettendoli di mettere lui et suoi in grande et buono stato in Firenze| et di farli gratie spi-? rituali| come sapesse addomandare. Messere Vieri| come che nelle altre cose fosse savio cavaliere| in questo fu poco savio| troppo duro e bizzarro| che della richiesta del papa nulla volle fare| dicendo che non havea guerra con ninno; onde si torṇ in Firenze| e il papa rimase molto sdegnato contro a lui e contro a sua parte » (1). Essendo poi coś a guardarsi l'una dell'altra le parti| ma non per anco rotta per niun fatto la guerra tra esse| e visitandosi gli uni gli altri| avvenne che si trovarono insieme in casa messer Vieri| la mattina del 23 aprile di quell'anno 1300| una moglie di messer Filippo che era de'Bianchi| ed una moglie di Bernardo Donati. Le quali sendo per esser messe a tavola l'una allato all'altra dalla moglie di messer Vieri| disse a questa il marito: « Non far coś| che non son d'un animo. Tramezza chi che sia. Disse la moglie di Bernardo : Messere| voi fate una gran villania a far me o i miei diparte| o nemici di persona; ed ho voglia di andarne fuori. Di che la moglie di messer Vieri disse: E tu te ne va; e se non fosse messer Vieri| che la prese| ella si partia. Ma non di meno| come femmina che poco uṣ cortesia| disse : Ora m'avete fatta la seconda vergogna| eh'è gran villania a cercare le donne. Messer Vieri| con tutto che fosse savio cavaliere| disse : Bene sono il diavolo le femminei e anḍ piti oltre e lasciolla. Torṇ a
      (1) Vill.| p. 370.
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Vita di Dante Alighieri
di Cesare Balbo
Utet Torino
1857 pagine 474

   

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