Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo

Pagina (161/470)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      capo ii — 1301 163
      cavaliere provenzale che era il contrario| con lettere del loro Signore.
      « Giunti in Firenze| visitarono la Signoria con gran ri-verenzia| e domandarono a parlare al gran consiglio| che fu loro concesso. Nel quale per loro parlò uno advoeato da Volterra| che con loro aveano| huomo falso e poco savio; e assai disordinatamente parlò| e disse: che il sangue reale di Francia era venuto in Toscana solamente per metter pace nella parte di Santa Chiesa| e per grande amore che alla Città portava e a delta parte; e che il Papa il mandava siccome Signore| che se ne potea ben fidare; perocché il sangue della Casa di Francia mai non tradì nè amico né nimico. Il perchè dovesse loro piacere venisse a fare il suo uficio.
      « Molti dicitori si levarono in piò| affocati per dire e magnificare messer Carlo; e andarono alla ringhiera tosto| ciascuno per essere il primo. Ma i Signori ninno lasciarono parlare (1). Ma tanti furono| che gli imbasciadori s'avidono| che la Parte che volea messer Carlo era maggiore e pili baldanzosa| che quella che non lo volea ; e al loro Signore scrissono| che aveano inteso che la parte de' Donati era assai innalzata| è la parte de' Cerchi era assai abbassata.
      « I Signori dissono agli imbasciadori| risponderebbonu al loro Signore per ambasciata. E intanto preson loro consiglio| perchè essendo la novità grande| niente voleano fare sanza il consentimento de' loro cittadini.
      « Riehiesono adunque il Consiglio generale della parte guelfa| e delli settantadue mestieri d'Arti| i quali aveano tutti Consoli| e imposono loro: che ciascuno consigliasse per scrittura| se alla sua Arte piacea| se messer Carlo di Valos fusselasciato venire in Firenze come paciaro. Tutti risposano a voce e per scrittura| fusse lasciato venire| e
      (!) Osserva tutta questa scena| come or direbbesi| di eloquenza e lattica parlamentare. Nè certo fu unica| anzi simile a quelle che occorrevano tuttodì fra le frequenti peripezie delle repubblichette. E dicasi poi che non vi fu eloquenza politica in Italia ! Non ve ne sono monumenti| è vero. Ma molte cose esistettero in fatto| che non esistono più nella storia.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Vita di Dante Alighieri
di Cesare Balbo
Utet Torino
1857 pagine 474

   

Pagina (161/470)






Firenze Signoria Volterra Francia Toscana Santa Chiesa Città Papa Casa Francia Carlo Carlo Donati Cerchi Consiglio Arti Consoli Arte Carlo Valos Firenze Osserva Italia