Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo
1 184 libro primoov'io non saprei se paja ad altri| ma l'ultimo verso in bocca di Dante parmi un vituperio a' Cerchi venuti di villa| a messer Vieri.l'asino di porla| ed alla parte Selvaggia. E continua poi rivolgendosi ironicamente a Firenze| ed accennando con precisione gli eventi del novembre 1301 :
Fiorenza mia| ben puoi esser contenta Di questa digression che non ti tocca| Mercè del popol tuo| che si argomenta (1).
Molti han giustizia in cuor| ma tardi scocca| Per non venir senza consiglio all'arco; Ma '1 popol tuo l'ha in sommo della bocca.
Molti rifiutan lo comune incarco ; Ma '1 popol tuo sollecito risponde Senza chiamare| e grida: io mi sobbarco (2).
Or ti fa lieta| che tu hai ben onde; Tu ricca| tu con pace| tu con senno: S'io dico -ver| l'effetto noi nasconde.
Atene e Lacedemona| che fenno L'antiche leggi| e fnron sì civili| Fecero al viver bène un picciol cenno|
Verso di te| che fai tanto sottiliProvvedimenti| ch'a mezzo novembre Non giunge quel che tu d'ottobre fili (3).
Quante volte| del tempo che rimembre| Leggi| monete| e officii| e costume Hai tu mutato| e rinnovato membre?
E| se ben ti ricordi e vedi lume|
Vedrai te simigliante a quella 'nferma| Che non può trovar posa in su le piume|
Ma con dar volta suo dolore scherma.
Purg. vi| 127-151.
E così termina col canto quella forte| virile| altissima
(1) Si argomenta —per— s'ingegna| s'affatica a ciò.
(2) Io mi sobbarco — per — mi piego| mi sottometto.
(3) Osserva l'esattezza di questa reminiscenza. Ottobre e novembre non sono qui posti a caso. Hi ottobre 1301 si fecero l'ultimo priorato Bianco e gli altri ordinamenti di quelli parte; c prima del mezzo novembre era compiuta la rivoluzione di Carlo di Valois| messer Corso e i Neri.
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