Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo

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      1 186 libro primovita di lui in patria| senza che si sappia bene a qual anno. E le prime saran quelle che pur si riattaccano alle cause dell'esilio. Fra le novelle antiche che senza meritar fede in ogni particolare| s'hanno purea tenere come tradizioni della città| sono precipue quelle del Sacchetti. Il quale narra: che uno degli Adimari| vicini anch'essi di Dante| trovandosi impacciato per non si sa qual delitto| e presso ad esserne condannato dall'esecutor di giustizia (l'assessore del podestà)| raccomandossi a Dante che il raccomandasse a costui ch'era suo amico. Andovvi Dante com'era mandato; ma considerando essere l'Adimari giovane altiero e poco grazioso quando andava per la città| e spezialmente a cavallo| che colle gambe aperte tenea la via se non era molto larga| e chi passava convenia gli forbisse le punte delle scarpette; perchè a Dante| che tutto vedea sempre| erano dispiaciuti siffatti portamenti| giunto che fu all'esecutore: Voi avete| disse| dinanzi atta vostra corte il tale cavaliere per lo tale delitto. Io ve lo raccomando ; comechè egli tiene- modi sì fatti r clic meriterebbe maggior pena. Ed io mi credo che usurpar quello del comune è grandissimo delitto. E domandando l'esecutore che cosa era quella del comune che costui usurpava| rispose Dante : Quando cavalca per la città| e va sì con le gambe aperte| che chi lo scontra conviene si torni addietro e non puote andar a suo viaggio. Disse l'esecutore : E parti questa una beffa ? egli è maggiore delitto che l'altro. Disse Dante: Or ecco| io sono suo vicino; io ve lo raccomando. E tornato a casa| e detto all'Adimari che l'esecutor gli avea risposto bene| dopo alquanti dì fu quegli richiesto e condannato in lire mille per lo primo delitto| ed in altre mille per lo cavalcare largo. « E per questo| essendo la principal cagione| da ivi a poco tempo fu (Dante) per Bianco cacciato di Firenze » (1). Non fu probabilmente la principal cagione; ma che pur fosse una| non parrà difficile a credersi a tutti coloro che abbiano sperimentato o veduto quanto costi caro talora un motteggio| e massime in tempi
      (1) Fr. Sacch.| Nqv| cxiv|
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Vita di Dante Alighieri
di Cesare Balbo
Utet Torino
1857 pagine 474

   

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