Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo
capo viìi — 1292-1301 195
éopra essere stata in questo mirifico poeta| trovò amplissimo luogo la lussuria; e non solamente ne'giovanili anni| ma ancora ne'maturi » (1). E dicendo poi di non pòter nè scusarlo nè condannarlo egli| reca gli esempi di Giove| di Ercole| di Paride| di Adamo| di David| di Salomone e d'Erode. I quali lasciando| e lasciando anche le os-sérvazioni che sì potrebbono rifare rispetto alla povera Gemma così offesa dal maritò e ingiuriata poi di soprappiti dai biografi | vegniamo a una confessione fattane da lui stesso| che meglio d'ogni altra cosa ci mostra i costumi di lui al tempo di che parliamo. Ma vedrà ognuno| quanto diversa sia tal confessione da parecchie fatte da altri con invecchiato compiacimento. Venuta meno a Dante la salutar presenza del suo primo amore| decadde egli| sì come molti| tra '1 tumulto della gioventù| delle compagnie| degli affari| delle occasioni| degli amori dammeno ; ma restituito poi dall'avversa od anzi dalla sua buona fortuna ai pensieri| agli affetti solitarii| seppe| come pochissimi o niuno| tornare alla sua nativa altezza^ alla moralità| alla religione| all'amore ed alla poesia: e così è che fece della propria confessione il più bel canto che sui forse nella Divina Commedia.
Nella quale| disceso già di cerchio in cerchio tutto l'Inferno | e risalito di scaglione in scaglione tutto il monte del Purgatorio| quando in cima a questo| nel Paradiso terrestre| egli incontra finalmente Beatrice; Beatrice che| secondo l'epoca finta al Poema dell'aprile 1300| egli da dieci anni piangeva e desiderava| ma da ventiquattro secondo l'epoca in che fu scritto questo squarcio ; segue una scena di ricognizione e d'amore| la più affettuosa fra quante furono descritte da Dante (non eccettuata quella dell'amore soddisfatto di Francesca)| ma in cui la parte principale e più viva è quella appunto de'rimproveri fattigli da Beatrice per le infedeltà di lui. Invano gl'interpreti si sono affaticati a guastar colle allegorie le celestiali parole| le quali| a chi legga con semplicità| non altro sono che pa-
(1) Bocc.| Vita di Dante| p. SI.
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