Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo
200 libro primoNuovo augelletto due o tre aspetta; Ma dinanzi dagli occhi de' pennuti Rete si spiega indarno o si saetta. Quale i fanciulli vergognando muti| Con gli occhi a terra| stannosi ascoltando| E sč riconoscendo| e ripentuti (1)| Tal mi stav'io| ecc.
Purg. xxxi| 22-67.
E lascio a stento| e termino chiedendo scusa meno ai leggitori della lunga citazione| che al divino poeta delle sue membra cosģ sovente per me divelte. Ma č di necessitą per me| che ho impreso di far conoscere l'uomo : chi voglia conoscere il poeta| ricorra al Poema; e '1 legga tutto senza eccezione| e da sč senza disturbo.
Ed ora| cercati quanto sapemmo i fatti di Dante in patria| seguiamolo con l'amara memoria di quei fatti| con l'ira bollentegliene in petto| con quell'amor rinnovatogli in cuore dalle sventure e dalla solitudine| con quegli errori| con quei combattimenti e col proposito di rinnovellar sua vita| di tornare allo studio ed al negletto voto del Poema| seguiamolo nell'interminato esilio.
(1) Vedi il germe di questa graziosa terzina nella Vita Nova.
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