Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo
capo xiii —1292-1301 209
gegno ed alle arti del favellare » (1). Dieci anni dopo| padre e figlio della Faggìola avevano combattuto contro Arezzo guelfa| prima di quella rivoluzione che la fece ghibellina. Dopo questa| avean fatta pace con essa ; e poco appresso Uguccione n'era diventato podestà| e contro la legge antica| rimaneva tale quattro anni| dal 1292 al 1296 (2). A que' tempi| tre modi erano ad un uomo di essere potente. Il primo per retaggio di antichi comitati
0 feudi : ma ogni dì questi antichi feudatari venivan meno* scemati lor feudi dai Comuni| e costretti essi a prender albergo e cittadinanza nelle città; e di questi appena rimanevano allora intorno a Firenze i conti Guidi. 11 secondo modo era de' cittadini valenti per credito tra' nobili ó popolani nel Comune: tali vedemmo Giano della Bella| Vieri de' Cerchi| e Dante stesso in Firenze; tale v'era ora Corso Donati| e tali vi furono i Medici poi nel secolo seguente: gran vanto degli antichi di questa casa| essere stati quasi
1 soli in Italia che ambissero ancora| in quel secolo de' tiranni e de'condottieri| quella qualità cittadina di potenza| e sene contentassero. Il terzo modo di potenza| piti frequente tra il fine del 1200 e il principio del 1300| origine poi di quasi tutte le tirannie del 1400| fu quello dei venturieri politici e militari| nobili e non nobili| che correvano qua e là a fare i podestà e i capitani nei Comuni. Il capitano era inferiore| e sovente condotto dal podestà; sovente era il medesimo. Qualunque era ardito uomo e buon guerriero correva tal carriera| eoll'ajuto d'una parte| e talora mutandone| come vedemmo del conte Ugolino. Così a poco a poco i podestà diventarono signori assoluti e tiranni delle città; i capitani condottieri. Ma al tempo di che trattiamo| serbavano i due primi nomi ; ed Uguccione fu uno de' piti famosi. Come podestà di Arezzo| guerreggiò in compagnia con Scarpetta degli Ordelaffi in Romagna| divise con lui il primato de'Ghibellini in quella provincia| e fu capitano di Cesena| Forlì| Faenza ed Imola. Nel 1300| secondo alcuni| capitano di Arezzo| secondo
(1) Veltro| p. 22. (2) Veltro| pp. 27| 35|37.
Vita di Dante 14
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