Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo

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      212 liÌÓIÒ secondoFirenze| Folcieri da Calvoli| nemico personale di Scarpetta| si dispersero e fuggirono alla spicciolata| presi ed uccisi molti da' paesani. Tra' primi| messer Donato Alberti «fu menato vilmente su un asino| con una gonnelletta di un villano| al Podestà; 11 quale| quando il vide| lo domandò : Siete voi messer Donato Alberti ? rispòse : Io sono Donalo; così ci fosse innanzi Andrea da Cerreto e Nicola Acciainoli e Baldo d'Aguglione e Jacopo da Certaldo| che hanno distrutta Firenze (1). Allora lo pose alla colla| e accomandò la corda all'aspo| e così vel lasciò stare ; e fé' aprire le finestre e le porte del palazzo| e fece richiedere molti cittadini sotto altre cagioni| perchè vedessono lo strazio e la derisione facea di lui; e tanto procurò il podestà| che gli fu conceduto il tagliargli la testa. E questo fece perchè la guerra gli era utile| e la pace dannosa ; e così fece di tutti. E questa non fu giusta deliberazione| ma fu contro alle leggi comuni; perocché i cittadini cacciati volendo tornare in casa loro| non debbono essere a morte dannati ; e contro l'uso della guerra| chè. tenere gli dovean presi (2). E perchè i Guelfi Bianchi presi furono parimente morti co' Ghibellini| s'assicurarono insieme ; chè infino a quei dì sempre dubitavano| che d'intero animo fussono con loro » (3). Ecco spiegato dal buon Dino il progresso dell'unione de' Bianchi e Ghibellini. E Dante molti anni appresso rammentava ancora la crudeltà di Folcieri| quando metteva nel Purgatorio Rinieri zio di costui| e faceva dirgli da un'altr'anima sdegnosa contro tutta la vai d'Arno:
      Io veggio tuo nipote| che "diventa Cacciator di que' lupi (4) in sulla riva Del fiero fiume| e tutti gli sgomenta ;
      (1) Due di questi certamente (Dino| p. 500)| e gli altri probabilmente| erano traditori di parte Bianca passati alla Nera vincitrice : cpperciò detestati qui dal prigione. Ed anche Dante| Paràd. xvi| 56j morde Baldo chiamandolo il Villan d'Uguglione.
      (2) Nota questa massima| che prova come gli sforzi de' fuorusciti a rientrare con mano armata erano tenuti allora come guerra consueta e giusta.
      (3) Dino| p. 504.
      (4) Lupa| in bocca di Dante| ò sempre la parte guelfa ; Lupi i Guelfi| e qui i fiorentini.
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Vita di Dante Alighieri
di Cesare Balbo
Utet Torino
1857 pagine 474

   

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