Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo

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      £16 libro secondonato di Bartolomeo; e che questi è il Gran Lombardo nomato nella sublime poesia con che incomincia la predizione dell'esilio fatta a Dante da Cacciaguida(l) :
      Quai si parti Ippolito da Atene| Per la spietata e perfida noverca| Tal di Fiorenza partir ti conviene.
      Questo si vuole e questo già si cerca; E tosto verrà fatto a chi ciò pensa (2) Là dove Cristo tutto dì si merca.
      La colpa seguirà la parte offensaIn grido| come suol ; ma la vendetta Fia testimonio al ver che la dispensa(3).
      Tu lascerai ogni cosa diletta Più caramente| e questo è quello strale Che l'arco dell'esilio pria saetta.
      Tu proverai siccome sa di sale Lo pane altrui| e come è duro calle Lo scendere e '1 salir per l'altrui scale.
      E quel che più ti graverà le spalle Sarà la compagnia malvagia e scempia Con la quai tu cadrai in questa valle.
      Che tutta ingrata| tutta matta ed empia (4)
      (1) Il gran Lombardo è uno dei punti più controversi dai commentatori| essendovene che tengono per ognuno dei tre fratelli. Ma s'elimina Cane dall'età di lui| e dal distinguersi ne' versi 76 e seguenti esso Cane dal grau Lombardo. E s'elimina Alboino dal vituperio di poca nobiltà a lui dato da Dante nel Convito: non| che Dante non si ricreda talvolta; ma ei soleva ricredersi dal bene al male| per ingiurie ricevute dagli amici; non mai dal male al bene| perchè non era di sua natura mettersi in caso di ricever beneficii da chi l'avesse ingiuriato una volta ; ed essendo il Paradiso| e cosi i versi qui riferiti| scritti all'ultimo della vita di Dante| io peno al credere che vi piaggiasse così chi egli avea vituperato in un'opera anteriore. De' tre Scaligeri trovati da Dante in Verona all'anno 1303| due sono qui lodati| uno taciuto : è più probabile che il taciuto qui| fosse quello vituperato altrove. Anzi| così s'intende perchè qui fosse taciuto. E finalmente| il commento attribuito a Pietro figlio di Dante ed abitator di Verona| dice chiaramente| che l'ospite di suo padre fu Bartolomeo (Ed. Minerva| t. ili| p. 439)|
      (2) Bouifazio Vili.
      (3) Forse le calamità di Firenze| la morte di Corso Donati negli anni seguenti ; forse la morte di Bonifazio Vili.
      (4) Le due terzine seguenti non mi paiono assolutamente potersi riferire a questo tempo dell'esilio| Rè all'impresa di Mugello| durante la quale
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Vita di Dante Alighieri
di Cesare Balbo
Utet Torino
1857 pagine 474

   

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