Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo
capo xm — 1292-1301
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Si farà contra te ; ma poco appresso Ella| non tu| n'avrà rotta la tempia.
Di sua bestialitate il suo processo Farà la prova| si ch'a te fìa bello L'averti fatto parte per te stesso.
Lo primo tuo refugio e '1 primo ostello Sarà la cortesia del Gran Lombardo Che in sulla Scala porta il santo uccello ;
Che in te avrà sì benigno riguardo| Che del fare e del chieder tra voi due Fia prima quel che tra gli altri' è più tardo.
Con lui vedrai colui (1) che impresso fue| Nascendo| sì di questa stella forte| Che notabili fien l'opere sue.
Non se ne sono ancor le genti accorte Per la novella età| che pur nove anni Son queste ruote intorno di. lui torte.
Ma pria ecc.
Parad. xvii| 46-82.
La gratitudine mostrata qui da Dante a Bartolomeo| e i nomi di rifugio e d'ostello dati alla sua dimora in Verona| mi sembrano poi indubitatamente accennare| che tal dimora ei la vi fece| non sólo da ambasciadore| ma ancor da esule| rifugiato ed ospite ; e quindi che dopo la breve campagna e la dispersione de' Bianchi in Mugello| Dante rimase in Verona. Che vi riprendesse i suoi varii lavori| il Convito forse e '1 Vulgare Eloquio io '1 crederei ; ma non avendoli terminati allora certamente quali ci restano| ne parleremo piti avanti. Ancora quanto ivi dimorasse resta incerto-| certo che non guari piìid'un anno| posciachè a giugno 1304 troveremo memoria di lui altrove. La prossimità di tal data a quella della morte di Bartolomeo addì 7 marzo del medesimo anno| può lasciar credere che Ai-
Dante| uon che far parte per se stesso| eraa mbasciadore'c promotor di ajuti per la sua parte. Vedremo più avanti a che si riferisca tale intercalazione ; la quale poi non dee far meraviglia di niuna maniera| la poesia non essendo annali| e non dovendosi pretendere nè desiderare da quella la precisione di questi.
(1) Can Grande.
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