Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo
capo i — 1302-1303 219
di Guglielmo di Castelbarco e di Lantieri di Paratico| e percorresse peregrinando e poetando la Val Pulicella e la Val Lagarina(l). Ma queste gite ei le potè fare anche durante il secondo soggiorno molto posteriore in Verona. Che iti esse Dante scrivesse parte dei Poema| potè succedere sì nel secondo soggiorno; non| a parer mio| in questo primo| quando non crederei che l'avesse ripreso. Belle poi| rispettabili sono .siffatte tradizioni| siffatte dispute di tante terre d'Italia pretendenti ad essere culla del Poema| o di questa o quella parte di esso; dispute paragonate già a quelle delle città greche per essere dette culla dei loro Omero. L'amore alla città| quando non sia esclusivo| non nuoce alla|patria comune| ed anzi ne fa parte; e lasciam dire chi oziando morde i laboriosi ; lodiamo pure questi raccoglitori ed illustratori di storie patrie municipali e provinciali| che tutte insieme fanno progredire la storia generale della patria comune. Ma non può esser ufficio di noi| pressati dal moltiplice assunto.
(1) Opere di Dante; Venezia| Zatta| 1758| toni| iv| porte a. Lettera del Vannetti| pag 158 ; Pelli| p. 134; Veltro| p. 62. E vedi ne' due primi le citazioni e le discussioni non brevi de' fonti. Scopo delle mie brevi note in questa seconda parte è di abilitare gli studiosi a risalire a nuci fonti| e così verificare e correggere le mie opinioni; ma non può essere di discutere compiutamente queste opinioni. Mi ci sono provato ; ma ogni nota diventava una dissertazione| e non breve. Se io avessi speranza di terminare le questioni| ei sarebbe meno con queste discussioni di tutto ciò che fu dettò| che non con aver facilitata la comparazione delle diverse parti dell'esilio e della vita di Dante.
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