Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo
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libro secondoCAPO II.
1 Papi contemporanei di Dante| Ano alla morte di Bouifazio Vili. t1277-1303)
Siate| cristiani| a muovervi più pravi : Non siate come penna ad ogni vento| £ non crediate ch'ogni acqua vi lavi.
Avete il vecchio e il nuovo Testamento E il Pastor della Chiesa che vi guida ; Questo ri basti a vostro salvamento.
Se mala cupidigia altro vi grida| Uomini siate| e non pecore matte| Si che il giudeo tra voi di voi non rida:
Non fate come agnel che lascia il latte Della sua madre| e semplice e lascivo Seco medesmo a suo piacer combatte.
Così Beatrice a me| com'io lo scrivo.
Parad. v. 73-85.
Ma intanto che dimorava Dante là presso agli Scaligeri| uno scandalo grave all'Italia| a tutto il mondo cristiano| era succeduto: la morte di Bonifazio Vili. Con questo| Dante avea più volte trattato da amico| ottenendone tutto ciò che avea chiesto ; da questo poscia era stato o abbandonato od anche perseguitato; e contro questo| più che contro nessuno| ei rivolse quindi da nemico or vendicativo or generoso l'ira sua : ira ghibellina oramai| e così estesa a non pochi altri predecessori e successori di lui. Perche poi tale ira è non solo punto principa-lissimo della vita e del Poema di Dante| ma per il gran credito di lui fu ed è invocata da molti che non tengon conto di ciò che vi potò essere di giusto e d'ingiusto| nò delle circostanze e differenze de' secoli ; forza ò pure che ci mettiamo a nostra possa a discernere tutto ciò| e ad accennare che fosse la potenza papale in quel tempo| chi e quali fossero i papi mentovati da Dante.
La potenza temporale dei papi| se per essa s'intenda la loro ricchezza| incomincia senza dubbio da Costantino
Ciooglc
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