Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo
mlibro seconpo
Io st^va| come il frate che confessa Lo perfido assassin| che poi ch'è fitto Richiama lui perchè la morte cessa (1).
Ed ei gridò (2): Se' tu già costì ritto| Se' tu già costì ritto| Bonifazio? Di parecchi anni mi mentì lo scritto.
Se' tu sì tosto di quello aver sazio| Per lo qual non temesti tórre a inganno La bella donna (3)| e dipoi farne strazio?
Tal mi fec' io quai son color che stanno| Per non intender ciò ch'è lor risposto| Quasi scornati| e risponder non sanno.
Allor Virgilio disse: Dilli tosto| Non son colui| non son colui che credi; Ed io risposi| come a me fu imposto.
Perchè lo spirto tutti storse i piedi : Poi sospirando e con voce di pianto Mi disse: Dunque| che a me richiedi?
Se di saper ch'io sia ti cai cotanto Che tu abbi però la ripa|scorsa| Sappi ch'io fui vestito del gran manto.
E veramente fui figliuol dell'Orsa| Cupido sì per avanzar gli Orsatti| Che su| l'avere| e qui me misi in borsa.
Di sotto al capo mio son gli altri tratti| Che precedetter me simoneggiando| Per la fessura della pietra piatti.
Laggiù cascherò io altresì| quando Verrà colui ch'io credea che tu fossi Allor ch'io feci il subito dimando.
Ma più è il tempo| già| che i piè mi cossi E ch'io son stato così sottosopra| Ch'ei non starà piantato coi.piè rossi (4);
Chè dopo lui verrà di più laid'opra Di ver ponente un pastor senza legge| Tal che convien che lui e me ricopra.
(\) Allusione ad uno de'barbari supplizii di quella dura età.
(2) Nicolò crede che Dante sia Bonifazio Vili che venga a succedergli nella buca| secondo la legge di quel supplizio accennata ne' versi 73-78.
(3) La Chiesa| come in altre allegorie dèi Poema.
(4) Perchè il papato di Bonifacio che fece aspettai' Nicolò| fu più' lungo che non quello di Clemente V che fece aspettar Bonifazio.
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