Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo
capo ii — 1277-1303 mGhibellini per quanto potè; ed essi| in ricompensa| ne dissero quanto male mai seppero; e il cacciarono ne' piti profondi burroni dell'inferno| come si vede nel Poema di Dante. Benvenuto da Imola parte il lodò| parte il biasimò; conchiudendo| in fine| ch'egli era un magnanimo peccatore. E divulgarono| aver papa Celestino V detto : ch'egli entrerebbe nel pontificaio quai volpe| regnerebbe quali ione| morrebbe come cane» (1). Nel pensiero di riunire la Cristianità e principalmente l'Italia| per la sempre desiderata impresa di Terra santa| pare.ch'egli procedesse se non felicemente| almen sinceramente. Certo| a riunire la parte guelfa tendettero in particolare le sue brighe in Firenze| le sue esortazioni a messer Vieri dei Cerchi| e le due legazioni del cardinal d'Acquasparta| ambe finite con isco-municar gì' indocili or Bianchi or Neri : a ciò la stessa chiamata di Carlo di Valois| e poi le sue esortazioni agli ambasciatori fiorentini| fra cui Dante. Bonifazio aveva interesse a tutte queste paci| e fu senza dubbio sincero paciere; ma vi fu infelicissimo| perchè suol riuscir male il voler fare| anche con buone intenzioni| gli affari altrui a modo proprio. Rispetto a Dante| vedemmo notato dal Filelfo| che questi n'ottenne sempre quanto volle in tutte le sue ambascerie| tranne l'ultima; ed anche in quest'ultima| congetturammo che non fossero Dante e gli altri ambasciatori alieni dal seguire i cenni del Papa: se non che| prima che questi potessero essere seguiti in Firenze| vi si compiè da Carlo di Valois e Corso Donati la rivoluzione che rovinò ogni cosa. Anche allora Bonifazio volle moderare i vincitori colla seconda missione del cardinal d'Acquasparta. Ma non vi essendo riuscito nè il cardinale nò il Papa e continuando per qualche tempo ad essere amico del Valois e di Filippo| perciò| più o meno giustamente| Dante attribuiva a lui il proprio esilio| ed accen-devasi d'ira contro a lui.
Nella grand'opera di asserire la libertà della potenza ecclesiastica| si mostrò Bonifazio imitatore del gran Gre-
(1) Murat.| Ann.| all'anno 1303| tom. vin| p. 12.
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