Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo

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      242 libro secondoriore| c lui Dante|| di sangue guelfo. Dove avendo Dante
      detto de'proprii maggiori| dice Farinata:
      .......fieramente furo avversiA me ed a' miei primi ed a mia parte| Sì elio per due fiate gli dispersi|
      e Dante :
      S'ei fur cacciati| eMornàr d'ogni parte| ...... e l'una e l'altra fiata;
      Ma i vostri non appreser ben quell'arte ;
      Inf. x| 46-51.
      e Farinata| dopo l'interruzione fatta da Cavalcante Cavalcanti :
      S'elli han quell'arte| disse| male appresa| Ciò mi tormenta più che questo letto. Ma non cinquanta volte fia raccesa La faccia .della donna che qui regge| Che tu saprai quanto quell'arte pesa.
      Inf. x| 77-82.
      Cinquanta mesi appunto corsero dal 7 aprile 1300| data supposta della discesa di Dante all'inferno| e così del colloquio| fino agli 8 giugno 1304| data della rottura di questi negoziati de' Bianchi ; onde vedesi con quanta esattezza ei dicesse| che dopo tal corso di tempo egli ebbe ad imparare quanto difficile sia quell'arte del ripatriare (l).
      (1) Dal 7 aprile al 31 dicembre 1300 —8 mesi| 23 dì.
      tutto il 1301 — 12
      tutto il 1302 — 12
      tutto il 1303 — 12
      1 gennaio all'8 giugno 1304 — 5 8
      50 mesi.
      L'autor del Veltro fece tal confronto; ma facendo dire a Farinata (p. 70) in saprai quali sieno i dolori dell'esilio| éi muta alquanto il senso delle parole di lui| che è : tu saprai quanto sia difficile tornar dall'esilio.
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Vita di Dante Alighieri
di Cesare Balbo
Utet Torino
1857 pagine 474

   

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