Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo
capo ni — 130-1 219
quellii prima d'Arezzo; e| del resto| ci è accennato dal Boccaccio. Ma non Y'ha documento da fissarne l'epoca precisa (1).
CAPO IV.
Bologna| Padova; ripresa de'lavori. Il Convito.
(1301-1306)
La lena m'era del polmon s'i munta Quando fui su| ch'io non potea più oltre| Anzi m'assisi nella prima giunta.
Ornai convien che tu cosi ti spoltre. Disse il Maestro| chè seguendo in piuma| In fama non si vicn| nè sotto coltre;
Sentala quai chi sua vita consuma| Cotal vestigio in terra di sò lasciti| Quai fumo in aere od in acqua la schiuma.
Inf. xxiv.
Ad ogni modo| a Bologna ed a studio non par dubbio che andasse Dante più o meno dopo la metà del 1304. Quanto vi dimorasse| di nuovo è incerto; probabilmente| non oltre il 1* marzo 1306| in che i Bolognesi riaccostandosi ai Neri di Firenze| cacciarono i fuoruscili Bianchi| e ne furono interdetti e privi dello Studio da un Legato pontificio; il quale| come altri da noi veduti| volle far da paciere| e non riuscendo| scomunicava (2). Antico costume era poi| che gli studenti| per qualunque occasiono cacciati dallo Studio di Bologna| rifuggissero a quello di Padova ; e in Padova pochi mesi dopo quella cacciata troviamo Dante aver presa diinora e casa. Risulta da un atto privato| fatto addì 27 agosto di quell'anno 1306| da una Donna Amata Papafava| nel quale serve di testimonio « Dan-
(1) 11 biografo d'Uguccione la fissa f ma non veggo su quali congeli ure) a un bel circa del 1305. Veltro| p. 76. Ed aggiunge altre gite per quelle parti| fondalo sulle reminiscenze del Poema. Ma queste poterono essere di altre gite| quando Dante fu coll'Ordelaflì.
(2) Veltro| p| 80; Mi?n.vr.| Ann. all'anno 1306; Vili..| pp. 422-12J.
| |
Arezzo Boccaccio Padova Convito Maestro Cotal Quai Bologna Dante Bolognesi Neri Firenze Bianchi Studio Legato Studio Bologna Padova Padova Dante Donna Amata Papafava Uguccione Poema Dante Ordelaflì Veltro Ann Vili Disse Veltro
|
