Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo
252 libro secondonon nell'esilio ivi rammentato (1). Che fosse scrìtta prima del Volgare Eloquio e della Monarchia| è chiaro dal trovarsi in quella i germi di queste due opere| non solendo uno scrittore andar dall'idea spiegata alla confusa. Che il fosse prima del Paradiso| è certo dai luoghi di questo che correggono parecchie opinioni enunciate in quella (2)-| e che il fosse prima del 1305| si vede dal modo in che v'ò parlato| come di vivo| di Giovanili di Monferrato| che morì in quell'anno (3). Parmi quindi che si possa tener per fermo| che qual c il Convito| fu scritto in questi primi anni dell'esilio; forse tra '1 primo vagar colla sua parte| l'orse al primo rifugio breve di Verona| probabilmente in questo più lungo riposo di Bologna e Padova| certo non più tardi : e risulterà anche più chiaro dall'esame dell'oliera stessa| strana| puerile e da principiante nella forma| benché pur vi risplendano di tempo in tempo tali pensieri| da non disgradarne l'autore della Divina Commedia.
I lettori avranno| spero| a memoria quella gentildonna pietosa di cui Dante| poco dopo la morte di Beatrice| s'innamorò| e poi si disamorò| «cacciando questo mal pen-
(1 ) Vedi| se vuoi| le locupletissime ma disaccordi dissertazioni del Tri ni zi nell'Edizione della Minerva| Padova| 1827; —del Solari| nell'appendice a tal edizione| 1828; — e del Fraticelli| nell'edizione di Firenze 1831. L'argomento maggiore di questo| a provare clic il trattato i del Conrito fu scritto nel 1313| è il modo con che Dante porla ivi (Vedi pagina 255 qui appresso| c nel capitolo m) dei paesi di tutta Italia già corsi nell'esilio| quasi non potesse così parlare se non nel 1313. Ma noi vedemmo clic già nel 1304 Dante avea percorsa Toscana| Romagna e Lombardia; nè dal 1305 al 1313 egli aggiunse a quelle già visitate altre contrade italiane| se non le riviere di Genova ed Udine (Vedi pp. 569 e seg.). Un altro argomento si fonda su un passo del medesimo Trattato| interpretabile in due modi con eguale probabilità; ondechè è dubbia la conclusione [S\ pp. 580 e seg.). Del resto| questo Trattato i del Convito è quello appunto di che| a parer mio| è più determinata la data al 1304| parlandosi in esso (p. 22)| come di opera non fatta ancora| del Volgare Eloquio| che io credo principiato prima del 1305.
(2) L'opinione sulle macchie della luna espressa nel Convito| tr. n| c. 14-è corretta nel Paradiso| il e xxn. L'opinione sugli ordini di spiriti celesti reagenti le sfere espressa nel Convito| tratt. n| cap. 6| 6 corretta nel Paradiso| vni| 34; xxvm| 134.
(3) Veltro| pp. 77| 78.
b.
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