Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo
266 libro secondonoi i vari siti dei luoghi del mondo| e le abitudini loro tra l'uno e l'altro polo e '1 circolo equatore| fermamente comprendo e credo| molte regioni e città essere più nobili e deliziose che Toscana e Fiorenza| ove son nato| e di cui son cittadino; e molte nazioni c molte genti usare più dilettevole e più utile sermone che gl'Italiani » (1). Nemmeno nella Vita Nova| scritta prima di tutte le ire da Dante giovane e innamorato d'una figlia di Firenze| egli non die a questa o a Toscana niun primato di lingua; e l'avrebbe certo fatto allora volentieri| se tal fosse stata la sua opinione. La quale| dunque| qualunque fosse| non fu almeno una di quelle in lui mutate per ira. Del resto| poiché fu frammischiata tal quistionecon quella dell'amor patrio di Dante| gioverà notar qui che l'amor patrio di lui fu prima a tutta Italia| ma fu senza detrimento dell'amore alla propria città; e ch'egli è in ciò da lodare sopra que' tanti i quali sembrano non poter amar Italia senza disamare la propria provincia| quasi potessero essere Italiani senza esser prima Piemontesi| Lombardi| Toscani| Romagnoli| Napoletani| o via via. Ma certi animi sono così stretti| che non cape in essi mai un po' d'amore senza cacciarne ogni altro| senza cercar compenso di qualche odio. Vituperano costoro ogni lingua| ogni letteratura straniera| ogni dialetto provinciale| quasi il leggerne o solo l'udirne una parola avesse a nuocere al loro bello scrivere in quella lingua che poi non scrivono; vanno in cerca colle lenti di certi vanti microscopici di queir Italia che n'ha di così immensi e patenti; e profferiscono come amatori d'Italia se soli| che la lodano in ogni cosa| l'adulano ne'vizii| l'assonnano nel vecchio ozio| e la accarezzano| se ci sia lecito dir con Dante| men da donna che da meretrice. Non così Dante; il quale| largo e virile in tutti i suoi amori| seppe amare e lodare le lingue straniere e la nazionale e i dialetti provinciali; amare | e lodare insieme| e pure sgridare con cuore d'amante| e l'Italia e Toscana e Firenze| sua nazione| sua provincia e sua città|
(1) Lib. i| cap. vi| pp. 251 e 252.
b.
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