Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo

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      290 libro secondocaccio un secondo viaggio di Dante a Verona| che l'autor del Veltro pone qui negli ultimi mesi del 1308| prima del ritorno a Lunigiana (1). Ma non vedendosi ragione di tal viaggio in quest'anni e da così lungi| si potrebbe anzi credere che fosse fatto l'anno precedente| e dalla vicinissima Padova.
      Ad ogni modo| in Lunigiana o riportò compiuta o compiè la cantica dell'Inferno in sul finire dell'anno 1308| o al principio del 1309| come fu arguito (2) dal non ve-* dere in essa niuna reminiscenza posteriore a quell'anno. E compiuto questo primo terzo di sua grand'opera| deliberò Dante partirsi non pur di Lunigiana| ma d'intorno a Firenze| oramai per lui non piti sperata| di Toscana nemica d'Italia| da lui già tanto percorsa| che se ne credeva avvilito agli occhi degli Italiani. Erano le condizioni di parte ghibellina poco men che disperate per la mala riuscita dell'ultima congiura di messer Corso e d'Uguo-cione| della quale Dante| amico del secondo| parente del primo| fu probabilmente almeno conscio. La morte dell'uno| la ritirata dell'altro alla sua podesteria d'Arezzo| furono quelle senza dubbio| che spegnendo del tutto le speranze del fuoruscito| lo spinsero a questo nuovo| e da se stesso aggravato esilio oltramontano (3). Aggiungasi| che nell'imprender il Purgatorio| da cui incomincia la parte teologica del Poema| sentì il poeta la necessità di nuovi studii di tale scienza| non mai o non abbastanza fatti fin allora da lui ; e che la prima scuola di Teologia in Europa era allora in Parigi : e ne resterà spiegata| meglio che al solito degli altri fatti di Dante| questa partenza di lui ; confermata| del resto| dalla testimonianza del
      (1) Veltro| pp. 93| 97; Bocc.| ediz. Fir.| p. 20.
      (2) Al conte Marchetti| seguito poi dall'autore del Veltro (p. 101)| debbesi la definizione di questo importantissimo punto di critica dantesca.
      (3) Ferretto Vicentino| Rer. ìtal.| ix| p. 979| attribuendo l'esilio di Dante alla morte di messer Corso| fa un errore che ha pur qualche parte di verità| e mostra ciò che ne dissero i lontani e meno informati. Non il primo sforzato esilio da Firenze| ma il secondo volontario dall'Italia fu effetto probabile della morte di messer Corso.
      b.


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Vita di Dante Alighieri
di Cesare Balbo
Utet Torino
1857 pagine 474

   

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