Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo
294 libro secondo
«Dette le quali cose| molto affettuosamente soggiunse| che se.mi fosse conceduto vacare a tali cose| io fornissi tal opera di certe posti II et te| ed accompagnata da queste a voi la trasmettessi. Che se io non interamente enucleai quanto s'asconde nelle parole di lui| io pur fedelmente e con animo liberale mi vi adoperai ; e come da quell'amicissimo uomo mi fu ingiunto| destino l'opera domandata (I). Nella quale se alcun che sembreravvi ambiguo| imputatelo solamente all'insufficienza mia; dovendosi| senza dubbio| il testo stesso tenersi d'ogni maniera come perfetto.
« Se poi delle altre due parti di quest'opera cercasse una volta la vostra magnificenza (siccome quegli che si propone d'integrarla dalla unione delle parti)| cercate la seconda parte seguente a questa dall'egregio uomo il signor Moroello marchese ; e potrà l'ultima trovarsi presso l'illustrissimo Federigo re di Sicilia (2). Imperciocché| siccome quegli che è l'autore mi asserì d'aver destinato in suo proposito| dopo aver considerata tutta Italia| voi tre prescelse a tutti per offerirvi la presente opera tripartita» (3).
Ai fatti di questa lettera| tutti concordanti con gli altri che si sanno di Dante| e coi modi di lui| poco è da aggiungere. L'autenticità di essa fu combattuta| è vero| da un uomo letteratissimo; ma gli fu risposto da uno non minore; e a mettersi in tal questione sarebbe necessario un volume: ondechò| chi si contenti dell'opinion mia| tenga pur questa come una delle meno incerte cose della vita di Dante| e chi dubiti ricorra ai combattenti (4). Una sola difficoltà io trovo ne' fatti ivi narrati| ed è quella della dedica del Paradiso a Federigo re di Sicilia| non solo perchè tal dedica fu poi fatta non a lui ina a Cangrande
(1) Questa parola opus postulatimi farebbe egli sospettare che Uguccione stesso avesse domandato al Frate l'opera| ch'ei sapesse presso lui deposta?
(2) Notisi la forma dubitativa di tal terza dedica del Paradiso.
(3) Veltro| pp- 208| 214.'
(4) Yedi principalmente VAntologia di Firenze| anni 1826 e seg.
b.
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