Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo
capo iv — 1304-1306 295
della Scala (mutazione che sarebbe spiegabile in mille modi)| ma perchè qnestó medesimo Federigo è vituperato nel Convito e nel Volgare Eloquio (1)| scritti poco prima di quest'epoca ; e poi nel Purgatorio (2) e nel Paradiso (3)| scritti dopo : onde non pare probabile| che Dante volesse far tal onore a chi così disprezzava prima e dopo. Ma notisi bene ; tolta la lettera| non sarebbe tolta la difficoltà che rimane anche più forte nella Vita del Boccaccio| il quale dice| tenersi da alcuni per definitivamente dedicato il Purgatorio a Federigo (4). Nò sarebbe tolta| dicendo la lettera supposta dietro la Vita; e chi dicesse il passo della Vita fatto sulla lettera| crescerebbe a questa l'autorità. Ondechè| o convien lasciar questa fra le difficoltà| insolvibili della vita di Dante| o dir ch'egli| nè prima nò dopo| non istimando Federigo| ebbe pure alcun tempo qualche ghibellina speranza su lui| ma che non vedutala verificarsi| rimutò proposito| ed ai vituperi antichi n'aggiunse de' nuovi. Ed ajtitano a tal congettura| prima la forma alquanto dubitativa in che è parlato di tal dedica da frate Ilario ; e poi le geste di Federigo* piene più di speranze che d'effetti : le quali vedremo a luogo loro.
(1) Vuì(j. Eloq. lib. i|cap. 12.
(2) Purg. tu| 119.
(3) Parad. xix| 130; xx| 63.
(4) Ediz. Fir. p. 52.
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