Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo

Pagina (296/470)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      capo vii — 1306-1308 299
      al quinto cielo| e di che tratta espressamente ne'canti dal X al XIV del Paradiso. Se vogliamo legger Dante secondo la intenzione di lui| prima d'ogni senso allegorico noi dobbiamo intendere il litterale ; e così ogni volta che troviamo Beatrice| intendere la Beatrice vera| la gentil fanciulla de' Portinari| la perduta donna di Dante. Ma è vero che al senso litterale è aggiunto uno allegorico. Non incresca dunque che ci fermiano a cercarne. Il miglior frutto d'ogni Vita di Dante sarà sempre l'agevolare la lettura del Poema| solendo i leggitori aver la mira alla maggior grandezza di ogni uomo ; e come legger le scritture di Cesare o di Napoleone| men per esse che ad illustrazione delle geste degli autori| così cercar le Vite di un Omero| di un Dante e di un Shakespeare| men per l'importanza dei fatti| che non per meglio intendere la loro immortai poesia.
      Se io dovessi andar a cercare l'origine delle allegorie| e le ragioni di questa maniera di aggiunger l'uno all'altro senso| la quale trovasi già nelle più antiche scritture sacre e profane| la mia erudizione sarebbe del tutto insufficiente (1). Si contentino quindi i leggitori di non risalir qui oltre alle prime opere di Dante. La Vita Nova è| a parer mio| del tutto scevra di tal doppiezza di sensi (2). Nel Convito poi chiaro è non che 1' uso| pur 1' abuso delle allegorie. Vedemmo la gentildonna pietosa della Vita
      (1) Sull'allegoria o simbolismo| V. Ozanam| pag. 72| Ma sarebbe da estendere mollo.
      (2) Un tal doppio senso sarebbe pure a ferrare nelle prime parole della Vita Nova| se si avesse a leggere come suolsi « la gloriosa donna della mia mente| la quale fu chiamata da molti Beatrice| i quali non sapevano che si chiamare » (Vita Nora| Pesaro| 1829| p. 1). Ma confrontando questo passo con quello del Boccaccio| « Una figliuola il cui nome era Bice » (come che egli sempre dal suo primitivo nome| cioè Beatrice la nominasse) (Bocc | Vita di Dante| p. 17); e poi considerando che in tutta la Vita Nova non v'ha allegoria| e che Dante stesso nel Convito dice non esservi ; io dubiterei che nel passo dantesco Dice| e non Beatrice s'avesse a leggere. Certo nOn è improbabile cambiatura di amanuensi ; e cosi niun sospetto di allegoria rimarrebbe a niun luogo della Vita Nova. Nell'edizione di Firenze 1839| in-12°| si dà una nuova lezione| non autenticata nemmen essa da niun codice| ma approvabilissima. Leggesi e quali| invece di i quali. — Scelgano tra le due ì leggitori.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Vita di Dante Alighieri
di Cesare Balbo
Utet Torino
1857 pagine 474

   

Pagina (296/470)






Paradiso Dante Beatrice Beatrice Portinari Dante Vita Dante Poema Cesare Napoleone Vite Omero Dante Shakespeare Dante Vita Nova Convito Vita Ozanam Vita Nova Beatrice Vita Nora Pesaro Boccaccio Bice Beatrice Bocc Vita Dante Vita Nova Dante Convito Beatrice Vita Nova Firenze