Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo

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      302 Libro secondoanime dopo morte preso semplicemente ; imperciocché sopra e intorno tale stato si rivolge tutta l'opera. Se poi si prenda l'opera allegoricamente^ il soggetto è l'uomo| in quanto meritando e demeritando per via del libero arbitrio è assoggettato alla giustizia de'preinii e delle pene » (1). Abbiano pazienza i leggitori| se| com'io| intendono poco o nulla di questa allegoria generale di tutto il Poema: chiaro ò| questa è di quelle aggiunte dallo scrittore all'opera finita| e che si possono od anzi si debbono scartare da' leggitori.
      Ma altre allegorie particolari sono nel Poema| senza le quali sarebber men belle od anzi inintelligibili alcune parti di esso. E prima| tenuto ben a mente che per Beatrice debbe intendersi la fanciulla amata da Dante| certo è che sotto il nome di lei pur è un'allegoria. Ma in questa non è mestieri cercar altro| se non quella idealizzazione della donna amata| fatta non solo da Dante| ma poi dal Petrarca| e poi da tanti lor seguaci| e da tutti i poeti così detti Platonici| ed anzi da molti non poeti e non più che innamorati ; i quali| in una donna virtuosa ed amata dissero di vedere o videro un mozzo di innalzarsi dal vizio alla virtù| dalla terra al cielo| dalla preoccupazione delle cose materiali e vili alla cognizione delle spirituali| delle divine e della stessa divinità. Questa cognizione| ammirazione| beatitudine o felicità in Dio| è quella cho trovasi figurata sotto il nome di Beatrice. Così intesa l'allegoria| non distrugge nè copre la immagine vera di Beatrice ; ma la innalza e rischiara in quella guisa che tentarono di fare altri poeti ed amatori di altre amate immagini| benché non riuscisse a ciò niuno di essi come
      (1) Epist. Kan| Grand.| Ed. Yen.| toni| iv| parte i| p. 402; e Witte| p. G7. E di nuovo| nell'ultimo periodo ho seguito il dotto Tedesco; e così tolto tutto un membro di quello che è nell'Edizione Veneta. —E sì che questa| come è data| non si capirebbe. Tuttavia (sia detto per memoria e non più)| se alla parola alleyorice| della linea 32 si sostituisse anago-cicc| ne verrebbe la spiegazione d'un terzo de' quattro sensi* e mancherebbe quella sola del quarto senso ; e il testo| non che interpolato| avrebbe a dirsi mancante.


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Vita di Dante Alighieri
di Cesare Balbo
Utet Torino
1857 pagine 474

   

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