Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo

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      314 Libro secondoammonisce se stesso di frenare l'ingegno| e di non mettere troppi di costoro in inferno per vendetta; ondecliò| non mettendo ni 1111 concittadino| nomina Ulisse e Diomede antichi| e solo fra'moderni Guidò da Mòntcfeltro| clic die il mai consiglio a papa Bonifazio (1) — 9a de'seminatori di parti nelle famiglie| negli stati o nella religione| che ne portano stracciate le proprie membra ; fra cui Maometto| che predice la fine di fra Dolcino eresiarca novarese| succeduta nei 1307| che è la più avanzata memoria dell'Inferno; p poi Ali| poi Pier da Medicina che fa altre predizioni italiane| eCurione che consigliò a Cesare di passare il Rubicone ; e Mosca Lamberti| quel che disse Cosa fatta capo ha| nella deliberazione contro al Buon-delmonte; e Bertrain del Bornio| che fece ribellare^un principe inglese contro al padre; e finalmente Geri del Bello| il consanguineo o consorto non vendicato di Dante (2) — e 10a degli alchimisti (dannati posi con dottrina superiore all'età)| de' falsarii| de'falsi monetatoli e de' mentitori puniti con ogni sorta di malattie; fra cui un Aretino innpminato| che s'era vantato di volare| e Capocchio sanese| e Gianni Schicchi fiorentino| e l'antica Mirra| e Mastro Adamo da Brescia| che fa un'invettiva contro i conti da Romena| per cui aveva falsificati i fiorini di Firenze; e poi la moglie di Putifarre| e Simon Greco (3).
      E qui| finalmente| termina il cerchio di Malebolge| dove il poeta accumulò i supplizi^ i peccatori| e le satirichestessa; e ciò ha relazione senza dubbio all'inasprimento delle parti fiorentino per quelle di Prato nel 1304| quando il cardinal da Prato venuto per paciere in tutte e due| fu prima ignominiosamente cacciato da questa| e tornato a Firenze non vi potè far frutto| e lasciolla.
      (1) Canti xxvi| xxvu.
      (3) Canti xxviii| xxix. Quantunque io fugga anche pju che l'altre le note filologiche| non mi pare da lasciar questa. Dice Maometto a Dante : Ma tu chi se' che 'n su lo scoglio muse| Forse per indugiar d'ire alla pena (xxvm | 43| 44) ; dove musare è evidentemente maser francese| star a bada| star a guardare; che noi trovo ne* commenti| n& in Monti. Biagioli lo trae da s"amuser| che è affine| ma diverso.
      (2) Canti xxix| xxx.
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Vita di Dante Alighieri
di Cesare Balbo
Utet Torino
1857 pagine 474

   

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