Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo
capo vili — 1306-Ì308 819
Paradiso celeste di Dante| non conoscono se non la parte feroce| e lasciati tutta la parte amorevole di lui. Clii non tema esaltare in sè le passioni amare| rilegga dunque continuamente l'Inferno ; chi voglia temperarle co' dolci affetti| proceda al Purgatorio-| chi voglia innalzar l'animo alle cose soprannaturali| legga il Paradiso : ma chi voglia conoscere Dante veramente| studii tutto il Poema| nel quale tutto sono tesori| ora aperti ma talór nascosti| di quella ricchissima natura.
CAPO IX.
Dante a Parigi e in Inghilterra. Rodolfo| Alberto Austriaci| Arrigo ¥11 di Lucimburgo| imperadori.
(1308-1311 aprile)
E se il mondo sapesse il cor ch'egli ebbe Mendicando sua vita a frusto a frusto| Assai lo loda e più Io loderebbe.
Farad| vi.
Finito l'Inferno e lasciatolo a fra Ilario| partissi Dante| secondo ogni probabilità| nell'anno 1308| di Lunigiana per Parigi. Passò per le due riviere liguri ; di clic è chiara reminiscenza quel passo in sul principio del Purgatorio| ove nomando i due punti estremi di quella marina| dicc^Tra Lerici e Turbia la più deserta| La più rotta ruina è una scala| ecc.
Purg. ui| 49-50 (4).
e quell'altro dove accenna come una delle più scoscese| la discesa di lesoli (2). Quinci poi andando a Parigi| ei non potè passar altrove che per Provenza; e molto probabil-
(1) Vedi nell'Ediz. Minerva la ragione della lezione qui seguita. (?) Purg. iv| 25|
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