Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo
ca*o ir — 1308-1311 331
del tempo| e che lu quella su cui Dante scrisse poi il libro della Monarchia. Ma principalmente s'osservi quel bell'avvertimento dato qui a tutti gl'Italiani: a non solamente serbate a lui ubbidienza| ma come liberi il reggimento »; che sembra un ammonire le città a non sacrificare il proprio governo| la propria libertà; onde si scorge| che la devozione d'un Dante non fu ne poteva essere mai servilità. E se noi condannammo la parte ghibellina men buona| e il rivolgervisi di Dante dall'altra men cattiva*| tengasi si mente tuttavia| che tutte e due furono certo seguite sinceramente da molti| tutte e due così probabilmente da Dante. Professavano i Guelfi non meno che i Ghibellini devozione all'imperio ; e la differenza stava solamente nella interpretazione e ne'limiti di essa| e poi nelle speranze delle due parti sui destini futuri d'Italia. I Ghibellini miravano principalmente all'unità| i Guelfi alla indipendenza. Due idee| due speranze e due scopi| non che scusabili| lodevolissimi certamente. Dugento anni dopo| Machiavello invocando un principe qualunque che riunisse l'Italia| non era diverso molto da Dante| quando invocava il Veltro nell'Inferno| o il capitano che vedremo nel Paradiso| od ora Arrigo VII imperadore; ed anche dopo il Machiavello| molti furono ghibellini a questo modo| ed ebbero la bella idea propria di quella parte| la riunione d'Italia. Bella| dico| più ch'ogni altra| bella nelle speculazioni| ne'voti; ma che il fatto di otto secoli almeno| contando non più che da Corrado il Salico| ha dimostrata e fatta impossibile ad effettuarsi. Più felice l'Italia so fin da que' tempi| o almeno nei posteriori| si fosse riunita in cercare| non una restaurazione d'imperio o di principato universale| ma il miglioramento delle condizioni sue effettive. Ma sempre il desiderio dell'ottimo impossibile noeque al bene possibile| sempre l'immaginazione al senno; e come il compiacersi in effetti immaginarli alla buona vita privata| così il perdersi in sogni politici alla pubblica elìicacc. 1 Guelfi hanno| se non altro| questo principal vantaggio nella storia| d'aver sognato meno clic i Ghibellini.
La discesa d'Arrigo VII è uno de' più belli| de' più istruì-
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