Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo
-stilibro secondo
CAPO X.
Dante di ritorno in patria. Fine d'Arrigo VII. (aprile 1311 - agosto 13U)
Libertà rati cercando cli'è s\ cara| Come sa chi per lei vita rifiuta.
Purg i.
11 Boccaccio| dopo aver detto della dimora di Dante in Parigi| continua a narrare che: « sentendo Arrigo della Magna partirsi| per soggiogarsi Italia alla sua maestà (1) in parte ribella| e già con potentissimo braccio tenere Brescia assediata| avvisando lui per molle ragioni dover essere vincitore| prese speranza colla sua forza e colla sua giustizia di potere in Firenze tornare| comeehè a lui la sentisse contraria. Perché| ripassate le Alpi| con molli nemici de' Fiorentini e di lor parte congiuntosi| e con ambascerie e coti lettere s'ingegnarono di trarre lo 'mpcradore dallo assedio di Brescia| acciocché a Fiorenza il ponesse| siccome a principale membro de' suoi minici ; mostrandogli che superata quella| niuna faticagli restava| o picciola| ad avere libera ed espedita la possessione e'1 dominio di tutta Italia » (l). Cosi il Boccaccio pone il ritorno di Dante al tempo dell'assedio di Brescia ; che non può essere| poiché questi già scriveva dai fonti d'Arno addì 16 d'aprile| quando appena Arrigo si partiva di Pavia. Ria noi possiam quindi probabilmente inferire| ch'ei fosse poco prima tornato ; che in una delle città di Piemonte o Lombardia fin allora visitate da Arrigo| egli '1 vedesse e si congiungesse co' suoi compagni di esilio| come apparisce dalla lettera.
(1) Questo titolo qui dato da un trecentista al re imperadore| mostra che non era nuovo| come fu creduto da alcuni| nel 1500. E vedi più avanti nella lettera di Dante.
(2) Bocc.| Vita di Dante| p. 37.
ti.
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