Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo

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      Della quale| a noi pervenuta e nell'originale latino e in un antico volgarizzamento| la direzione è così : « Al gloriosissimo e felicissimo trionfatore e singolare signore messer Arrigo| per la divina provvidenza re de' Romani| e sempre aecrescitore| i suoi devotissimi Dante Alighieri fiorentino| e non meritamente sbandito| e tutti i Toscani universalmente che pace desiderano | mandano baci alla terra dinanzi a' vostri piedi ». E qui non par dubbio (concordando colle parole del Boccaccio)| che Dante scrivesse non solo in nome| ma per commissione de'fuorusci ti toscani. Die'egli in sostanza| tra le citazioni anche qui ammontate| che lor cacciata era stata ingiusta| e che già avevano riposte in Ini loro speranze*| ma ora dicevasi| ei si fermasse o rivolgesse indietro : « nientedimeno| in te speriamo e crediamo affermando| te essere ministro di Dio| e figliuolo della Chiesa| e promovi tore della romana gloria. Imperò| io che scrivo così per me come per gli altri| siccome si conviene all'imperiai maestade| vidi te benignis-simo e udii te pietosissimo| quando le mie mani toccarono i tuoi piedi| eie labbra mie pagarono il loro debito| quando si esultò in me lo spirito mio. Ma che con sì tarda pigrezza dimori| noi ci maravigliamo| quando già molto tu vincitore nella valle del Po dimori non lungi| Toscana abbandoni| lascila e dimentichila. Che se tu arbitri che intorno a'confini di Lombardia siano intorniate regioni da difendere imperio| non e così al postutto| come noi pensiamo. Perciocché la gloriosa signoria de' Romani non si stringe colli termini d'Italia| nò collo spazio d'Europa| in tre parti divisa. E s'ella| la quale ha sofferta forza contradia| con-traerà quello ch'ella regge da ogni parte; di ragione non corrotta| aggiungendo l'onde del mare Anfitrito| appena degnerà d'essere ci n ta colla non util'onda del mare Oceano». E torna quindi agli esempi| e fra gli altri cita le parole di Curio a Cesare per muoverlo a passare il Rubicone ; quelle medesime parole in pena delle quali| egli Dante avea posto quel medesimo Curio in inferno (1). Poi riprende: « Tu|
      (1) Inf. xxvin| 91-103. Vita di Dante
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Vita di Dante Alighieri
di Cesare Balbo
Utet Torino
1857 pagine 474

   

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