Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo

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      -sti libro secondosono trascurar le città nelle guerre contro ai popoli come si trascurali talor le fortezze nelle guerre di soli eserciti : ciò seppe e provò a' dì nostri Napoleone in Ispagna. E certo que' rozzi ma non inesperti guerrieri tedeschi di Arrigo VII| fecero il meglio fattibile non lasciandosi indietro Lodi| Cremona| Crema e Brescia sollevate| e Bergamo ed altre mal ferme in Lombardia| per mettersi incauti giù per la Penisola ad una chiamata di fuorusciti.
      Ad ogni modo passata la Pasqua in Pavia| addì 17 aprile 1311| la domane della lettera di Dante| partì Arrigo e compose tutte le minori sollevazioni -| non senza fatica nò senza que' castighi onde s'era astenuto fiu allora| ma quelle almeno senz'armi. Ma contra Brescia gli fu forza venir a campo ed aprir guerra. Incominciò a maggio| durò quattro mesi| e vi s'inferocì. Preso in una sortita Brusato capo dei Guelfi e allora della città| prode cittadino| ma che rientrato già per forza fattane a' Ghibellini da Arrigo stesso| poteva così ora accusarsi di grande ingratitudine| fu straziato a morte nel campo tedesco. Gli assediati risposero con reciproche crudeltà. Così doveva succedere| fondandosi i Tedeschi sul diritto d'imperio| gli Italianisti quellodi libertà| egualmenteincontestabiliasenno di ciascuno : e così accusandosi questi da quelli d'infedeltà| quelli da questi d'oppressione. E fu ancora fortuna che si intromettessero i tre cardinali legati del Papa| che seguivano il re de'Romani per incoronarlo a Roma poi. Per opera loro| s'arrese la città addì 24 settembre| e non fu punita se non nelle mura ed in danari. Quindi| al solito| il re posevi un vicario| che altri dice essere stato Giberto da Correggio| altri Moroello Malaspina (l) ; che se fu| non dovette essere Moroello lo zio| gran Guelfo| e amico de' Fiorentini| ma il nipote amico di Dante| e probabilmente Ghibellino. Nella vicina Verona| o poco prima o poco dopo| fu dato il medesimo titolo a Cane della Scala ; il quale| per la morte d'Alboino suo fratello| in breve seguita| rimase solo signore di quel popolo; e fu poi gran capo dei
      (1) Mi'jiat.| Ann.| an. 1311 ; Gerini.
      ti.


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Vita di Dante Alighieri
di Cesare Balbo
Utet Torino
1857 pagine 474

   

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