Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo
-sti libro secondomerito oramai) il suo sistema d'imparzialità| fece uscire dalla lunga prigione ov'era ancora| Quell'uccio| e fece ripatriar Matteo della Gherardesea| due nipoti d'Ugolino. Poscia attese agli apparecchi coptra Roberto re dj Puglia * dichiarato da lui nemico dell'imperio| l'atto da Firenze e Lucca signore loro per cinque anni. Federigo Àrragonese ajutava l'Imperatore con un'armata di mare; e i Ghibellini ajulavano pure| ma poco| pressato ch'era ciascuno dai Guelfi vicini. E così s'avviò per la Maremma toscana addì 5 agosto| es'innoltrò fiuo a Buonconvento presso a Siena. Dove la solita infermità degli eserciti settentrionali| che aveva mietute già parecchie di sue genti e teneva lui malconcio da alcun tempo| inasprita prpbabihnente da quelle arie cattive| lo spense addì 24 del medesimo mese. Fu ap-r posto a veleno ; ma si vede che gli abbondarono altre cagioni d'infermità e di morte. Il corpo| trasportato per Ip deserte maremme dal desolato e disperso esercito giù? bellino| fu recato a Pisa. Accorsevi approdando re Federigo di Sicilia. I Pisani gli offersero la signoria di lor città; ma egli se ne trasse indietro| ed essi diederla ad Ugucr cione| che se ne fe' centro per poco tempo a maggior fortuna (1).
Dante| di cui non è traccia da Genova in qua| era probabilmente venuto a Pisa a un tempo che l'Imperadore; ed ivi o presso ai Malaspina nella Lunigiana era dimorato nell'anno che Arrigo correva a Roma| intorno a Firenze| a Pisa| a Buonconvento. In Pisa potò Dante conoscere Federigo Àrragonese| a cui intendeva dedicare la terza Cantica; ma per il molto o troppo prudente rifiuto fatto dal-l'Arragonese della signoria di Pisa| e così dell'ufficio di capo ghibellino in Toscana| dovette Dante venire o tornare ai dispregi di lui| e vendicarsi a modo suo| togliendogli l'onor della dedica| e forse aggiungendo i vituperii che si trovano nel Convito. All'incontro compianse Dante l'immatura fine del buon Arrigo di Lucimburgo; ed in tal pianto| all'udire la funesta novella| fu dipinto opportunar
(i) YIM4W| PP- 468~no.
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