Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo
capo xii — 1313-1314 361
trovar Filippo ancor menzionato e minacciato come vivente nell'ultimo canto del Purgatorio| si trae la datti più certa che sia della composizione di qualunque parte della Commedia. Chè| come il canto xxiv ov'è menzione del soggiorno di Lucca| non potè esser fatto prima del giugno| così il xxxiii ed ultimo non potè esser fatto dopo il novembre 1314. E così fra questi sei mesi| tutto al più| furono fatti questi dieci canti tutt'almeno. Perchè poi lo invettive che sono al canto vi contro Alberto sembrano scriite prima della discesa del successore nel 1310| certo pare che la composizione dell'intiera cantica durasse quei cinque anni dal 1310 al 1314 | od anche i sei dal 1309| e così fosse del doppio più lunga che non quella dell'Inferno preso a rifare in volgare. Ma prima| egli avviene a tutti| e non che poeti ma scrittori e compositori d'ogni arte immaginosa| di far più rapidamente i principù che non il seguito. E poi| Dante in questi anni aveva avuto l'animo rapito dalla venuta d'Arrigo; e benché poca oniun'opera v'avesse fatta| egli eradi quelli che mal sanno scrivere finché assistono allo spettacolo di fatti grandi| anche d'altrui. lo crederei che incominciasse il Purgatorio nel 1309 tra il riposo di Parigi| lo proseguisse nel 1310 tra le prime speranze della venuta d'Arrigo| lo sospendesse durante questa| e lo finisse poi con impeto rinnovato dopo la morte di lui| negli ultimi mesi del 1314.
11 Purgatorio non letto| o non tutto| o non bene da tanti che si professano ammiratori di Dante per avere scorso l'Inferno e studiato a memoria Francesca ed Ugolino | il Purgatorio è forse in tutto la più bella parte della Divina Commedia| o quella almeno dove meglio si. dimostra la più bella parte dell'animo di Dimte| l'amore. L'Inferno| quasi tutto ira ed orrore| fu certo soggetto molto conforme alla natura di Dante. Ma virtù dell'anime veramente poetiche è la varietà| la suscettività di sentire ed esprimere affetti diversi| quello sopra tutti onde si consola quaggiù e si adempie lassù la nostra natura. Dante uscito nel Poema dalla caligine e dalle strette infernali alla luce del sole ed alle speranze del Purgatorio| uscito nel suo viver reale dait^oogle
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