Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo
-sti libro secondopensieri di parte e da tutta la patria ingrata| a quelle speranze di pace e riposo clie sorgono nell'esule al toccar la terra straniera| Dante fin dai primi versi del Purgatorio intuona un nuovo canto d'amore | assume un nuovo stile tutto luce| eli'ei pi il non dismette| salve poche eccezioni| sino al fine. Nel Purgatorio sono gli episodii dell' amico Casella| che gli canta la sua prima canzone d'amore; della Pia| la infelice Sanese spenta in Maremma per calunnia e gelosia ; delle dolci accoglienze di Virgilio e Sordcllo concittadini; dell'altro amico di Dante| il gentil giudice di Gallura| Nino della GherardeSca| e suoi rimprocei alla moglie e sue raccomandazioni alla figliuola; del miniatore Odorisi| e sue patetiche riflessioni sulla vanità della gloria ; di Forese | l'amico della gioventù| con le tenere rimembranze e le lodi da lui dette dell'amorosa Nella sua ; e quello testò ci tato di Gentucca e di Buonaggiunta| seguito da quella spiegazione della poesia ispirata da amore| che recammo altrove; e poi la descrizione del paradiso terrestre| con quelle figure cosi gentili| qualunque cosa figurino| di Lia e di Marelda; e finalmente e soprattutto que' tre canti divini del ritrovamento della sua Beatrice| dopo dieci anni secondo la finzione| ma dopo ventiquattro secondo la verità| della sua separazione da essa. 11 Purgatorio è un canto crescente d'amore dal principio sin presso al fine.
Evi s'aggiungono le numerose e meravigliosamente variate figure d'angeli ivi introdotte. Furono osservate già e lodate dal Ginguené| ma non forse abbastanza. Ognuno sa| esser questa degli angeli una delle più gentili e poetiche credenze della fede nostra; una di quelle che più dimostrano| come bellezza segua Verità. Ma niun poeta cristiano finora (nemmeno Byron nò Moorc| e molto meno un modernissimo e sventnratissimo in ciò) non trassedatale credenza tanta poesia| come Dante. Chi volesse qui pienamente intenderlo e gustarlo avrebbe a cercare nelle altre opere di lui| specialmente nella Vita iXova e nel Convito| il complesso de' pensieri di lui rispetto a quelle celestiali creature. Eccettuate le poesie delle sante scritture| Dante fu il poeta più di tutti lontano dalla materialità| più assortoti.
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