Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo
-stilibro secondo
Vostro saver non ha contrasto a lei; Ella provvede| giudica e persegue Suo regno| come il loro gli altri dei (1).
Le sue permutazion non hanno triegue ; Necessità la fa esser veloce| Sì spesso vien chi vicenda consiegue (2).
Quest'è colei ch'è tanto posta in croce Pur da color chele dovrian dar lode| Dandole biasmo a torto| e mala voce.
Ma ella s'è beata| e ciò. non ode ; Con l'altre prime creature lieta| Yoive sua spera| e beata si godo.
Inf. vii| 73-96.
Qui poi nel Purgatorio fin da principio ecco un angelo su d'una navicella veleggiata dalle due ali spiegate di lui| che guida le anime per l'oceano alle falde dell'isolato monte di Purgatorio. Un altro angelo è alla felice porta di questo; uno a ciascuna delle scale per cui si sale dall'uno all'altro balzo| e ciascuno di essi veste e parla ed opera in modo diverso. Ed angeli poi sono le virtù che circondano il carro di Beatrice; angeli le sustanze pie| che fanno coro a lei| che intercedon per Dante quando ella il rimprovera| ed a cui ella volge le parole. E in ciò come nell'amore| è la medesima progressione d'importanza e di bellezza dal principio al fine della Cantica ; e tutto quel crescendo d'amore e di angeliche figure| tutto si concentra intorno alla figura principale di Beatrice. Alla quale così quand'anche fosse allora passato il poeta| ben avrebbe potuto salir contento d'avere sciolto il voto : già era detto di lei ciò che non fu detto mai di nessuna.
E qui la fabbrica è forse piti bèlla che non nell'inferno| e certo più nuova e tutta sua. Trovasi il monte isolato del purgatorio nel meridiano e al luogo antipodo di Gerusalemme. Salitivi i poeti dalla buca rovescia dell'inferno| trovano (invenzione strana forse| ma feconda di bellezze)
(i) Gli altri dei antichi| angeli qui.
< !) Cioè| consegue| ottiene mutazioni.
ti.
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