Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo

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      capo xrii — 1314-1318 383
      dezza fra' tre padri della lingua nostra| fu molto minor del buon Boccaccio nella venerazione al comune lor predecessore; prendiamo da lui la seguente narrazione: « Dante Alighieri| mio concittadino| fu uomo chiarissimo nel sermone volgare; ma nel costume e nel parlare| alquanto per la sua contumacia pił libero| che non piacesse alle delicate e studiose orecchie ed agli occhi dei principi dell'etą nostra. Il quale dunque| esule dalla patria| dimorando appresso a Can Grande| universal consolatore e rifugio allora degli afflitti| fu prima veramente da lui tenuto in onore| ma poscia a poco a poco incominciņ a retrocedere ed a piacere di dģ in dģ meno al signore. Erano nel medesimo convitto istrioni e parasiti d'ogni genere| come s'usa; uno dei quali| procacissimo per le sue parole e li suoi gesti osceni| molta importanza e grazia otteneva appresso a tutti. E venendo Cane in sospetto| essere ciņ di mal animo sopportato da Dante| latto colui farsi innanzi| e grandemente lodatolo a Dante: io mi meraviglio| disse| come si faccia che cosini cosģ scemo abbia pur sapulo piacere a noi lutti e sia da tutti amato| che noi puoi tu| il quale sei dello sapiente! E Dante| non te ne mera vigneresti| rispose| se sapessi che la causa dell'amicizia sta nella paritą dei costumi| e nella somiglianza degli animi » (1).
      Narrasi poi che a quella mensa troppo largamente ospitale| dove con un Dante sedevano giullari e facevansi tali celie| scortesi in ogni gentile persona| ma vili da superiore a inferiore| fu una volta nascosto sotto al desco un ragazzo| che raccogliendo le ossa lą gettate| secondo l'uso di quei tempi| da' convitati| le ammucchiasse a' piedi di Dante. E levate le tavole ed apparendo quel mucchio | il signore facendo vista di meravigliarsene : certo| disse| che Dante č gran divoratore di carni. A cui Dante prontamente: Messere| disse| voi non vedreste tant'ossa se cane io fossi (2).
      (1) Petrarca| fģer. Memorab.| lib. xi| cap. iv| p. 127 dell'edizione di Basilea.
      (2) Cinzio Giraldi| Ileełtommili| dčca vii| nov. 0.


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Vita di Dante Alighieri
di Cesare Balbo
Utet Torino
1857 pagine 474

   

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