Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo

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      capo xiii —1314-1318 389
      « Dalle lettere vostre| reverentemente ed affettuosamente come si doveva da me ricevute| io ho con gratitudine e diligente considerazione inteso| quanto vi stia in cuore il pensiero del mio ripatriamento. E a voi tanto più strettamente m'avete con ciò obbligato| quanto più rara sorte è agli esuli il trovare amici. Ma al contenuto di quella lettera io rispondo ; e se non forse nel modo che sarebbe voluto dalla pusillanimità di taluni| chiedovi affettuosamente| che| prima di giudicarne| voi esaminiate in vostro consiglio la mia risposta. Ecco dunque che per lettere del vostro e mio nipote (1)| e di parecchi altri miei amici| mi è significato: che| per un ordinamento testò fatto in Firenze sull'assoluzione degli sbanditi| se io volessi pagare certa somma di denari e patir la taccia dell'offerta| potrei esser assolto e tornare subitamente. Nel che| per vero dire| sono due cose da ridere| e mal consigliate da coloro che tutto ciò espressero; imperciocchà le vostre lettere| con più discretezza e miglior consiglio formulate (clausulatmnon contengono nulla di tale. Ed è ella questa quella rivocazione gloriosa| con che Dante AUagherio è richiamato alla patria| dopo quasi tre lustri di esilio sofferto? Questo ha meritato una innocenza patente a tutti| qualunque sieno? Questo | il sudore e la fatica contino-vata nello studio? Lungi stia da un uomo famigliare della filosofia| una cosi temeraria e terrena bassezza di cuore| da lasciarsi| quasi legato| e a modo quasi di un Ciolo (2) e d'altri infami offerire! Lungi da un uomo predicante giustizia| contare| dopo aver patita ingiustizia| a coloro che glie l'han fatta| il proprio danaro ! Non ò questa la via di tornare alla patria| o padre mio. Un'altra se ne troverà o da voi| o col tempo da altri| la quale non deroghi alla fama| non all'onore di Dante. Quella accetterò io| con passi non lenti. Che se per niuna tal via in Firenze non s'entra| non mai entrerò io in Firenze. E che? non vedrò io onde che sia gli specchi del sole e degli astri ?
      (1) 0 forse: di voi e del mio nipote.
      (2) Nome probabilmente di qualche malfattore famigerato a quel tempo.


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Vita di Dante Alighieri
di Cesare Balbo
Utet Torino
1857 pagine 474

   

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