Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo
capo xiv — 1818-1319 395
ai maggiori poeti ne vengano fatte delle scellerate quando scrivono per occasione. Congetturano poi altri| che Dante stésso fosse maestro di greco al fanciullo Bosone; ed aggiungono a condiscepolo un certo Ubaldo| figlio d'un certo Bastiano| e autor d'un certo libro intitolato Telen(clogió(I). Lasciamo altri correre d'una in altra di queste notizie| che meritano di rimaner pellegrine; ma di messer Bosone notiamo in ultimo| che sopravvisuto non pochi anni a Dante| e stato poi vicario imperiale in Pisa e senator di Roma| tanta devozione serbò| tra le grandezze| alla memoria anche piti grande dell'amico| else fece poi in versi parecchi argomenti e quasi commenti della Commedia; e ch'ei risplende ora così più di quel poco di luce riflessa| che non di tutta la propria. Bosone non è rammentato in nessun luogo del poema. Ma non ò meraviglia| se la prima o maggiore amicizia tra' due fu nel 1318; essendo allora o finito o giunto a tal altezza il Paradiso| che non v'era piii luogo a siffatta rimembranza.
Piti certo di tempo è il soggiorno di Dante in Udine| sede antica de' patriarchi d'Aquileja. Ad uno de' quali| Gastone della Torre| morto in agosto 1318| succedette in sul fine di quell'anuo| o il principio del 1319| Pagano pur della Tórre (2)| « signore magnanimo et prudente| grande protettore di dotti ; appresso il quale ricoverò Danto Alighieri fiorentino| poeta e filosofo celebratissimo| fuoruscito per le fazioni de'Neri et Bianchi. Con il qual signore| con molta sattislazione| egli dimorò per buon tempo| et con lui frequentò sovente la bella contrada di Tolmino| castello situato ne'monti sopra Cividale del Friuli miglia xxx; luoeo ne' tempi estivi molto dilettevole per la bellezza et copia incredibile di fontane| et fiumi limpidissimi et sani| per l'aria saluberrima| per l'altezza dei monti et profondità spaventosa delle valli| per i passi strettissimi| et novità del paese ; il quale lenendo molto del barbaro| accompagna però con l'orrore del sito una gratiosa vista di
(t) Vedi Pelli| p. 137.
(2) Pelli| p. 139| nota 31; Veltro| p. 170|
b.
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