Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo
428 libro secondotanto prodigate poi (1); il sepolcro di Ravenna| ideato ma non potuto eseguire da Guidò da Polenta| poi innalzato nel 1483 da Bernardo padre del cardinal Bembo e priore là per la repubblica di Venezia| poi restaurato nel 1692 e 1780 dai cardinali Corsi e Valenti-Gonzaga legati del papa in quella città (2) ; i monumenti erettigli in varii luoghi| e quel di Roma Fattogli da Canova nel 1813 (3)| e quel di Firenze decretato la prima volta nel 1396| ed effettuato nel 1829 (4) ; e finalmente le medaglie battutegli (5). Tutta questa è la parte materiale della gloria di Dante; della quale pure vediamo così il crescere fino ai nostri dì.
E lasciamo| quantunque più appartenenti a Dante stesso| le opere d'arte ispirate da lui a Giotto| all'Orcagna| a Masaccio| al suo simile e quasi fratello Michelangelo Buonarroti| che fece ad ogni canto della Commedia certi disegni| perduti poi pur troppo in un naufragio ; e quelli che furono fatti in Italia e fuori| da Federigo Zuccari| da Flax-man| da Pinelli e molti altri (6). Ninn poeta o scrittore umano| tranne forse Omero fra gli antichi| fece tanto dipingere-e scolpire| e così produr tanti tesori anche mail) Bócc.| Vita di Dante| p. 42. — Ed. Min.| v| p. 121 ; e Veltro| p. 187. E posciaehé tante altre ne sono| sarebbe curioso forse rifare questa Raccolta di poesie in morte di Dante. — Potrebbe essere li" Appendice alla presente o qualunque altra Vita ; e farsi prima un Codice diplomatico di lui.
(2) Pelli| p. 144. — De Romanis| Ed. Min. v| 121; e Francesco Beltrami : Forestiere istruito delle cose notabilissime della città di Ravenna. — Rav. 1783.
(3) De Romanis| Ed. Min.| v| 125.
(4) Missirini| Comm.Il| dà la storia di tutti i monumenti eretti in Toscana. — Altri forse né sarebbero da aggiungere nel resto d'Italia ; ed uno recentissimo in Parigi eretto nel palazzo Portalès| e scolpito da MUe Fauveau. — Sarebbe III® Appendice desiderabile una Epigrafia di Dante.
(5) Pelli| p. 150.— Missirini| Comm. Il| p. 16.
(6) Tutti questi (e probabilmente Michelangelo più degli altri) trattarono i soggetti danteschi per isfoggio di nudi| e così con poche figure. Ma se un disegnatore d'ingegno simile al Martin| s'innamorasse mai di Dante| ne potrebbe sorgere quasi un commento grafico della divina Commedia| ed una tutta nuova opera d'arte. — Intanto i disegni delle principali operet j b
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