Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo

Pagina (441/470)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      447
      NOTA AGGIUNTA AL CAPO VH (LIBRO li) Pag. 305.
      CANTI I E II DELL'INFERMO con un commento criticoCANTO I.
      1 Nel mezzo del cammin di nostra vita Mi ritrovai per una selva oscura|
      1. L'epoca del poema č all'aprile dell'anno del Giubileo 1300. Dante| nato in maggio 1265| aveva 35 anni. Ed egli teneva questa per la metā della vita degli uomini perfettamente naturati (Convito| trat. iv| 23)| probabilmente secondo quel testo: Dies annorttm nostrorum..|septuaginta (Salm. lxxxix| 10) ; e quello : Ego dixi: in dimidio dierum meorum vadam ad portas inferi (Isaias| xxxviii).
      2. La selva fu ab antico interpretata per selva de'vizii; e cosi dee tenersi| come si vede da tutta l'introduzione| da tutto il poema| e dalla lettera a Can Grande ; e cosi ancor nel Convito : Selva erronea di questa vita. Ma si compari questo verso 2 col Purg. xiv| 64| dove Firenze č chiamata espressamente trista selva ; e collTnf. xv| 74| dove egli chiama pianta se stesso abitatore di essa; e colla Volgare Eloquenza| I| 18. dove quasi selva ei figura l'Italia ; e col Purg. xxxii| 58| dove pure č detto selva il regno di Francia: e si conchėuderā| che nella lingua allegorica del poema| selva diconsi i regni| le cittā| le nazioni in somma. — Poi si vegga al verso 5 qui seguente|


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Vita di Dante Alighieri
di Cesare Balbo
Utet Torino
1857 pagine 474

   

Pagina (441/470)






Giubileo Convito Dies Salm Isaias Can Grande Convito Selva Purg Firenze Tnf Volgare Eloquenza Italia Purg Francia Dante