Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo

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      28 Poi che ebbi riposato 'l corpo lasso| Ripresi via per la piaggia diserta| Sì che '1 piè fermo sempre era il più basso ; 31 Ed ecco| quasi al cominciar dell'erta| Uno lonza leggiera e presta molto| Che di pel maculato erg coperta. 3-i E non mi si partia dinanzi al volto|
      Anzi 'mpediva tanto il mio cammino| Ch'i' fui per ritornar più volte volto.
      è indietro| è anteriore al tentativo di studii rappresentati dalla salita al monte| e dalla noja ch'ebbe dei vizii fiorentini| rappresentati più giù dalle Ire fiere| e tanto più della discesa in Inferno. Dunque| il passo debbe cercarsi nei fatti della vita di Dante auteriori al .1292| in che fu il primo tentativo di studii| ed ai proprii vizii dal 1293 al 1300. Il passo è il suo dolore| la notte della pietà| la paura durata nel lago del cuore per la morte di sua donna. — E così vorrebbe dire che \in tal dolore non lascia più veramente| pienamente| spiritualmente viva lajpersona che il soffre. Vedi più avanti al. verso 96.
      28-30. Conferma di quanto precede.
      .'32-33. Dante prese forse le tre fiere seguenti da Geremia : Parcussit eos Leo de stiva; Lupus ad vesperam vastavit| Pardux vigilans super rivi tate* eorum (Prof. V| 6). — La Lonza| leopardo o pantera di pel maculato Bianco e Nero| è la libidine fiorentina ; quella contra cui egli -tuona nel Purg. xxiii| 94-108| e nel Parad. xv; quella a che egli pure più o meno s'abbandonò subito dopo le vane consolazioni della filosofia| come si può indovinare già dalla Vita Nova stessa| e poi dal Convito| e da alcune sue poesie| e. principalmente dal nembo di rimproveri di Beatrice al fine del Purgatorio. — E torna la lonza nominata una seconda volta nel poema| Inf.| xvi| 106-108:
      Io aveva una corda intorno cìnta| E con essa pensai alcuna volta Prender la lonza alla pelle dipinta ; Dove| se non inganna la comune congettura (V. Vita di Dante| lib. 1| cap. vii| pag. 95)| la corda è quella de'cordiglieri| fra' quali entrando pensò J)ante vincere la nuova libidine in-lui sorta a quel tempo. — La lonza è la prima delle fiere che impedisca qui a Dante il cammino| come la lussuria fu il primo vizio in che egli cadde nulla vita reale.


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Vita di Dante Alighieri
di Cesare Balbo
Utet Torino
1857 pagine 474

   

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