Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo

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      103 Questi non ciberą terra nč peltro| Ma sapienza e amore e virtute| E sua nazion sarą tra Feltro e Feltro.
      lupi i Guelfi| restali cani i Ghibellini. Cagne son chiamati i Sismondi con Lanfkanchi e con Gualandi| Ghibellini i Pisani del 1289 (Inf. xxxin| 31| 32)| che cacciano Ugolino e i figliuoli| detti lupi e lupicini ; mastini| i due Malatesta da Verrucchio signori di Rimini e gran Ghibellini di Romagna (Inf. xxvir| 46); e Botoli| altra specie di cani| gli Aretini costanti Ghibellini (Purgat. xiv| 46): e vedi i cani farsi lupi| cioč i Ghibellini farsi Guelfi| quanto pił si scende gił per vai d'Arno presso a Firenze (ib. 49). — Veltro| dunque| qui vuol dir Ghibellino. Ma non vorrebbe dire specialmente Can Grande della Scala| con allusione doppia a tal nome| e come| da ciņ allettati| dissero tanti anche antichi commentatori? No| probabilmente; poiché" essendo dedicate incontrastabilmente le tre Cantiche ad Uguccione della Faggiola| a Moroello Maląspina {ed a Can Grande| e trovandosi in ciascuna delle due altre una lode data a ciascuno de' dedicatarii| ne segue per analogia clie pur in questa prima debb'essere qualche lode ad Uguccione ; nč potendosene trovar altra| debb'esser questa! No poi certamente.se non ingannano tutta la cronologia della vita di Dante| e l'osservazione fondamentale che nella presente Cantica non č parlato mai diniun fatto posteriore al 1308| ónde s'inferisce ch'ella fu terminata in quell'anno ; nel quale era gią famoso| era vecchio capo ghibellino Uguccione; e non era se non di io anni| ignoto e sottoposto al fratello| Cane della Scala. Vedi tutta l'opera del Veltro Allegorico (Firenze| 1826). Le prove positive poi| che il Veltro| il Ghibellino accennato qui| fosse Uguccione della Faggiola| risultano da'versi seguenti.
      103. Non cibrra' terra| nč peltro č lode convenientis-sima| o| se-si voglia| adulazione finissima ad Uguccione| signorotto povero e quasi senza terra| quantunque capitano e podestą di ventura felicissimo ; ma sarebbe sconveniente| falsa| c per falsitą ingiuriosa ad uno qualunque degli Scaligeri| signori gią vecchi di terre| e ricchi anzi magnifici principi. Quando un Dante si riduce a lodare (od adulare)| ei non lo fa almeno sgUajatamente.
      105. L'autor del Veltro| che non č uno di coloro clicb.


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Vita di Dante Alighieri
di Cesare Balbo
Utet Torino
1857 pagine 474

   

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