Deborah Tolomeo
La 'Stampa Rossa' a Genova (1945-1953). Le Carte Adamoli
| Pagina 57 di 156 |
|
% 
Chiusa la parentesi di collaborazione con le forze moderate e avviata la fase di contrapposizione violenta, è giunto il momento di raccogliere tutti i militanti intorno alla linea del partito: si richiede un ulteriore sforzo organizzativo, non c'è spazio per lo spontaneismo. Non a caso anche l'attività ideologica e delle scuole di partito di intensifica negli anni Cinquanta e le federazioni dedicano alla preparazione dei quadri corsi di marxismo-leninismo e di approfondimento politico sia in sezione sia per corrispondenza. (117) Il corrispondente de "L’Unità" acquisisce un ruolo ancor più centrale e pubblicazioni specifiche vengono dedicate alla sua sua minuziosa preparazione. "Scorrendo ora le annate dei quotidiani genovesi dei venti mesi successivi alla Liberazione, anche di quelli ideologicamente più accesi, non può non sorprendere (...) un'evidente volontà di recupero della normalità del consorzio civile.(...) Parte di questa volontà (...) pur in tempi tanto gravidi di problemi politici e sociali decisivi per il futuro nazionale, sarà da intendersi proprio la diffusa attenzione dei giornali genovesi per la letteratura, concretatasi sulle loro smilze pagine sotto forma di pubblicazione di racconti e recensioni, di notizie e di rubriche e perfino di concorsi letterari, senza tralasciare un generale disegno promozionale in favore del libro, come pure del cinema e del teatro, quasi a voler recuperare, in tempi di riacquistata libertà, quell'abitudine ad una fruizione culturale il più possibile ampia e aperta che il fascismo aveva soffocato". (118)
|
