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ANNUARIO A.S. 1927-28 1928-29
R. Istituto Tecnico 'V. Comi' di Teramo
Quirino Valente (cura)
Tipografia Cioschi, 1930, pagine 141

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a cura di Federico Adamoli

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   inazione della scala principale, che attende da varii anni la balaustra di marmo, in armonia con i gradini e i pianerottoli veramente sontuosi. La presidenza cercò di dare una decorazione decente alle pareti, facendovi dipingere lo zoccolo ad olio: ciò valse ad attenuare la bruttura, che però permane a causa della mancanza della balaustra suddetta.
   Il pianoforte acquistato fu di grande ausilio in tutte le ricorrenze: senza un tale corredo, difficilmente si sarebbe potuto ottemperare a quanto prescrive la Circolare Ministeriale del 10 dicembre 1927 n. 108, circa l'educazione musicale, intesa come esercitazione scolastiea, oltre che quale risultato di audizioni collettive di concerti sinfonici.
   La Cassa Scolastica fu notevolmente incrementata col gettito dei trattenimenti e delle oblazioni di qualche banca locale e con sottoscrizioni volontarie da parte degli insegnanti e degli studenti.
   Alla integrazione della coltura scolastica si provvide mediante conferenze interne e con lezioni dell'Università Popolare, alla quale gl'insegnanti del nostra Istituto dettero un buon contributo.
   La disciplina della scolaresca fu buona: alcune lievi punizioni vennero inflitte, a causa di vivacità esuberante; ma, nel complesso, nulla di grave si ebbe a lamentare.
   La piaga delle numerose assenze, segnalata nel precedente annuario, fu attenuata* ma non del tutto eliminata. Un tale stato di cose, che nonostante il rigore della presidenza, permane da molti anni, devesi attribuire al fatto che la Scuola non trova, in tutte le famiglie, il premuroso ausilio, di -cui ha bisogno e diversi padri si ricordano dei figli soltanto nei giorni di esami, sicché la loro collaborazione riesce in effetti pressoché nulla.
   Ciò nonostante, il profitto ottenuto può dirsi buono, poiché su 188 inscritti, numerò, che a fine d'anno si ridusse a 185, si ebbero 136 promossi, eppertanto solo il 26 % circa della popolazione scolastica fu dichiarata insufficiente.
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