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finite cortesie, si recava a visitare la Scuola Agraria « Gelso Ul-piani». Qui l'attendeva il Direttore prof. Nicola Bochicchio, che alle sorti di quell'Istituto dedica le migliori energie del suo nobile ingegno e della sua vasta coltura.
« Accompagnati da lui, gli ospiti visitarono minutamente la bella Scuola che ha sede in un grandioso e magnifico locale, cinto da un vasto podere modello, in località piena di aria e di luce; Scuola che per la ricchezza dei sussidii didattici e la perfezione dei mezzi tecnici è fra le prime del genere in Italia. Visitate le aule, i labo-ratori, il caseificio, le cantine, i dormitori, l'infermeria ecc., fu offerto agli ospiti un signorile trattamento, durante il quale parlarono il Preside Massignan per ringraziare e il prot. Bochicchio per informare sulle finalità della Suola e inneggiare all'avvenire della nostra agricoltura.
« L'ultima tappa della bella giornata fu fatta alla grandiosa Fabbrica del Carburo di calcio. L'ing. Bianchi, che la dirige con intelletto d'amore, illustrò con cortesia grande, i varii processi della importante lavorazione, incatenando l'attenzione degli ospiti e facendoli assistere allo spettacolo impressionante di colate a 3000 gradi, alla produzione dell'aria liquida, ai bizzarri fenomeni che se ne ottengono, e via dicendo. I visitatori ne rimasero meravigliati ed espressero al bravo direttore tutta la loro soddisfazione. Intanto era giunta l'ora della partenza e i gitanti, fra un intrecciarsi di saluti, e di ringraziamenti, e di urrà, risalivamo sulle loro automobili e prendevano la via del ritorno, lieti e soddisfatti di aver visto ed imparato tante cose belle e di avere accresciuto, divertendosi, il patrimonio delle loro cognizioni».
(L'Italia Centrale deM6 Giugno 1924)