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Episodi vissuti Raccolti da G.A. Esengrini Giulio Adamoli Istituto Editoriale Cisalpino, 1929, pagine 329 |
CAPITOLO II
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II giorno per noi sospirato della partenza per il campo cadde, finalmente, al 1° maggio, dopo l'arrivo in Alessandria, dove eravamo stati distaccati, dei furieri francesi giunti per preparare gli alloggi alle loro truppe. Come Dio volle, anche i granatieri poterono allora allacciare gli « sproun d'boss » della leggenda, e muovere incontro al nemico, acclamando ai nuovi orizzonti di aria, di sole, di gloria, felici di poter abbandonare i cameroni afosi della caserma, per i liberi campi, per la tenda amica e fedele, che li protesse fino al termine della guerra.
Non valse a intiepidire il nostro entusiasmo la sequela di piccoli guai, in cui ci trovammo impigliati al muovere dei primi passi fuori dal nido, cagionati, mi duole dirlo, dalla imprevidenza del comando della brigata; il quale, per effetto dell'autonomia concessa nell'antico Piemonte alle brigate che si reclutavano col sistema territoriale, aveva creduto impartirci una istruzione teorica, severa e coscienziosa, ma non abbastanza accompagnata dalla necessaria applicazione pratica. Ben di rado, e sempre limitatamente, ci aveva portato fuori per esercitarci alle marce, alle fazioni, agli attendamenti, nč